Calangianus. Consiglio unito su misure contro il gioco d’azzardo

(Jamma) Consiglio comunale unito davanti all’emergenza sempre più pressante del fenomeno delle dipendenze dalle slot machines presenti nei bar di Calangianus. Il consigliere di minoranza Giuseppe Melis, nel mese di agosto con una interrogazione, aveva evidenziato il problema. D’accordo con lui, sia la maggioranza che il resto dell’opposizione. Il problema c’è, è forte e sono molti i soggetti a rischio e le famiglie in grande difficoltà.

«Oltre a un controllo più serrato – ha detto Melis – per evitare l’accesso dei minori, occorre verificare se gli esercenti investono in pubblicità e danno una quota (3 per cento) al sostegno sociale. Il Comune può proporre che questa quota sia pari al 100 per cento e venga utilizzata a fini socio assistenziali per il nostro Comune».

« Qui c’è è stato un incremento dei luoghi da gioco e di patologie prese in carico dalla Asl, e mi risulta che la qualità della vita, per le famiglie dei giocatori, sia compromessa» Il sindaco Gio Martino Loddo ha condiviso l’istanza e l’ha accolta nell’ordine del giorno del consiglio. «Dobbiamo arrivare a qualcosa di concreto – ha detto il primo cittadino -, non sprechiamo solo parole ». E, da medico, ha spiegato i vari aspetti del fenomeno soffermandosi sui danni che ne derivano ai giocatori abitudinari e descrivendo le varie tipologie che portano alla dipendenza ed alla depressione. «Tanto più che in tempi simili c’è chi vede in questo gioco l’unica possibilità di risolvere i suoi problemi». Concretamente i consiglieri si sono trovati d’accordo, pur muovendosi fra due fuochi: da una parte i gestori che magari hanno investito e dall’altro il bisogno di porre un rimedio a una grave situazione di disagio. Per Loddo si potrebbe migliorare il centro di ascolto del centro sociale, non dimenticando che la Asl ha una propria valida struttura. Per Uda si possono limitare gli orari di degli esercizi magari garantendo alcune agevolazioni fiscali. Melis, invece, ha chiesto che si raccolgano dati concreti sul fenomeno, dal numero di macchinette agli introiti ed utenti reali. Fra i banchi del consiglio circolava un numero: 150-200 circa i soggetti a rischio a Calangianus. Cifra da verificare. Per questo si costituirà una commissione e si presenterà un documento finale condiviso da tutti.

 

 

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