Giochi&Fisco. Studi di settore, chiarimenti sui modelli per il 2012

(Jamma) In una circolare pubblicata questa mattina l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a fornire chiarimenti in ordine all’applicazione degli studi di settore ed, in particolare, all’utilizzo degli stessi per il periodo d’imposta 2012.
Il primo elemento di novità è rappresentato dalla pubblicazione dei decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2012 con cui sono stati approvati 68 studi di settore che costituiscono la revisione di 69 studi
precedentemente in vigore.
In particolare, i 68 studi interessati dalla revisione riguardano le evoluzioni di:
– 12 studi relativi ad attività economiche del settore delle manifatture;
– 24 studi relativi ad attività economiche del settore dei servizi (lo studio VG82U costituisce l’evoluzione degli studi UG42U e UG82U; cfr. Allegato n. 1 alla presente circolare);
– 12 studi relativi ad attività professionali;
– 21 studi relativi ad attività economiche del settore del commercio.
La revisione di tali studi è stata effettuata sulla base del programma approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 12 gennaio 2012.

Studio di settore VG54U – Sale giochi e biliardi, gestione di apparecchi automatici da intrattenimento
Lo studio di settore VG54U interessa i seguenti codici attività:
– 92.00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone (limitatamente alla raccolta delle giocate per conto del concessionario mediante gli apparecchi per il gioco lecito con vincite in denaro di cui all’articolo 110, comma 6 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S.), di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in veste di esercenti o possessori degli apparecchi medesimi);
– 93.29.30 Sale giochi e biliardi.
Lo studio VG54U, come previsto all’articolo 1, comma 8, del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, si applica ai contribuenti esercenti attività di impresa che svolgono in maniera prevalente le attività sopra indicate, nei soli casi non disciplinati dall’articolo 1, comma 8, del decreto 28 dicembre 2011.
Al riguardo, l’articolo 1, comma 8 del decreto 28 dicembre 2011 dispone che lo studio di settore VG37U si applichi (Cfr. Allegato n. 1, lettera C, della Circolare n. 30/E del 2012) anche ai contribuenti che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle seguenti attività complementari:
a) Ristorazione con somministrazione, codice attività 56.10.11;
b) Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, codice attività 56.10.20;
c) Ristorazione ambulante, codice attività 56.10.42;
d) Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone, codice attività 92.00.02 (limitatamente alla raccolta delle giocate per conto del concessionario mediante gli apparecchi per il gioco lecito con vincite in denaro di cui all’art. 110, comma 6 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S.), di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in veste di esercenti o possessori degli apparecchi medesimi);
e) Sale giochi e biliardi, codice attività 93.29.30.
In particolare, lo studio VG37U si applica, in presenza delle attività complementari di cui alle precedenti lettere a), b) e c), se i ricavi delle attività oggetto dello studio sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall’insieme di tali
attività complementari.
Lo studio VG37U si applica anche, alle condizioni in precedenza evidenziate, in presenza delle attività complementari di cui alle lettere d) ed e), se i ricavi delle attività oggetto dello studio, sommati a quelli derivanti dalle attività complementari di cui alle lettere a), b) e c), sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall’insieme delle attività complementari di cui alle lettere d) ed e).
Lo studio di settore VG37U, inoltre, si applica anche in presenza di ricavi, ancorché prevalenti, provenienti dall’attività di vendita di beni soggetti ad aggio e ricavo fisso, ad esclusione di quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporto audio videomagnetici, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di generi di monopolio.

Articolo precedenteRiciclaggio e giochi. La Commissione Europea intende adottare un approccio ‘flessibile’
Articolo successivoGutgeld (PD) : tassare il gioco non risolvera’ i problemi del paese