Il Tar di Lecce ha respinto il ricorso di una società alla quale è stata negata l’autorizzazione Tulps ex articolo 88 per l’apertura di una sala scommesse a Taranto in quanto il locale dista meno di 250 da una scuola.

“Complessivamente – si legge nell’Ordinenza del 7 settembre- il legislatore statale e regionale ha inteso contrastare e prevenire il fenomeno della ludopatia dettando un’articolata disciplina normativa multilivello, che ha inciso anche sulla distanza minima necessaria di sale e centri scommesse rispetto a “luoghi sensibili”, ovvero luoghi frequentati da fasce più vulnerabili: in primis giovani e giovanissimi, nonché persone affette da patologie.[…] E, invero, nel caso di specie, risulta ampiamente e correttamente accertato che i locali in questione si trovano a meno di 250 metri di distanza, misurati nel modo prescritto, sia dal c.d. plesso XXXX, che, da più di vent’anni, è sede anche di una Scuola primaria oltre che di una Scuola dell’infanzia, sia da una struttura sanitaria (attualmente operativa) del XXXX e, segnatamente, dalla XXXX di Taranto.

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