Sapar replica al Corriere : “Rappresentazione distorta e fuorviante del mestiere di gestore di macchine da gioco”

 

(Jamma) “Sapar ritiene necessario esternare il proprio disappunto per il modo, del tutto distorto e fuorviante, con il quale è stato rappresentato il mestiere di gestore di macchine da gioco, che è stato ridotto – attraverso le dichiarazioni di un singolo operatore la cui credibilità è quanto meno da verificare – alla stregua di una attività da piccoli ambulanti, senza disciplina e senza controllo” scrive in una lettera indirizzata al Corriere Raffaele Curcio, presidente di Sapar, in riferimento all’articolo apparso il 14 novembre sul quotidiano. “Sarebbe troppo lungo, in questa sede, riepilogare tutte le incombenze burocratiche e, soprattutto, i requisiti morali e aziendali necessari per accedere a questa professione, che negli anni sono stati via via inaspriti proprio per evitare la presenza di personaggi inaffidabili, oltre che naturalmente di soggetti collusi con organizzazioni criminose.

Ma quel che è di maggior rilievo, in questa sede, è l’assoluta superficialità con la quale si è arrivati a dire che un apparecchio da gioco è facilmente acquistabile, e a costi irrisori, sui siti di annunci, e che per metterlo in esercizio “il tempo e la burocrazia necessari sono zero rispetto a un centro estetico o una pasticceria”.

Basti soltanto dire che, il gestore e l’esercente, per poter operare, debbono esseri iscritti all’elenco professionale AAMS che, richiede, come accennato in precedenza, una copiosa documentazione e quindi viene sottoposta ad attenta verifica. Inoltre, il gestore, così come l’esercente, debbono aver stipulato un regolare contratto con uno dei concessionari autorizzati dall’Amministrazione stessa. Per quanto riguarda gli apparecchi, sono necessari un nulla osta di distribuzione – rilasciato dall’Aams dietro presentazione del certificato rilasciato dagli enti di omologazione preposti che ne attesta l’idoneità – e di un nulla osta di esercizio che di fatto è il titolo abilitativo all’installazione. Nel momento in cui tali apparecchi vengono attivati, essi debbono essere collegati 24/7 con la rete telematica gestita dal concessionario di riferimento, che ne rileva costantemente tutti i dati contabili, l’apertura della cassa, gli interventi di manutenzione, ecc., dando segnalazione immediata di qualsiasi anomalia di funzionamento.

Vi sarebbe poi molto altro da aggiungere, ma riteniamo che tanto basti a far capire che quanto testimoniato nell’articolo dalla non meglio identificata Federica, disegna una realtà lontanissima da quella che quotidianamente vivono le vere imprese di gestione, il cui impegno, è importante sottolinearlo, è volto non soltanto all’aspetto commerciale, ma altresì alla tutela del gioco responsabile, alla prevenzione di ogni forma di devianza e all’affiancamento delle autorità di controllo preposte affinché la costante opera di bonifica contro le apparecchiature illecite che viene svolta sul territorio sia resa sempre più mirata ed efficace”.

Articolo precedenteGrecia. Opap torna a crescere: nel terzo trimestre ricavi a +0,7%
Articolo successivoScommesse virtuali su cani: sequestrata agenzia a Salerno