I settori di Dogane e Giochi si rivelano trainanti per il 2022, registrando rispettivamente

un incremento di gettito del 48% e del 33% rispetto al 2021. ADM esercita il presidio dello Stato nel settore dei Giochi garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi e operando una puntuale regolamentazione dei singoli ambiti di gioco. A tale riguardo, l’Agenzia si impegna a tutelare il cittadino tramite una capillare attività di vigilanza e controllo sul territorio al fine di contrastare il gioco illegale e il gioco minorile. E’ quanto si legge nel report allegato al documento Nadef 2023.

“Si rileva – scrivono i tecnici del Mef- a riguardo la proficua attività promossa dal Co.PRe.GI. – il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori che vede la collaborazione tra ADM, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri per l’attuazione di un piano di controlli su tutto il territorio nazionale.

L’attività di vigilanza dell’Agenzia si esplica attraverso diverse tipologie di controllo.In particolare, il numero di esercizi controllati nel 2022 per il settore Giochi è pari a 22.576. L’indice di presidio del territorio è pari al 22,18% e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi ADM.

L’attività di contrasto all’evasione dell’imposizione del settore Giochi, si legge nel Documento relativo all’Economia non osservata e il contrato all’evasione, ha portato al recupero di 448,72 milioni di euro nel 2022. Nell’arco del triennio 2020-2022 si osserva una tendenziale riduzione del numero di sanzioni irrogate, fatto legato ad un crescente miglior presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia.Il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi delle attività illecite “tradizionali” (estorsioni, usura, traffico di sostanze stupefacenti, ecc.).

Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che prestano servizi di gioco, ubicate spesso in Paesi off-shore, e l’effettuazione diretta di operazioni di gioco.

Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una “doppia scheda”, si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione “da remoto” degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri.

È emersa anche la proliferazione di punti di raccolta “misti”, centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali cosiddetti “totem”.

In questo quadro generale, la Guardia di Finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia.

Nel 2022, i controlli e le indagini contro il gioco illegale e irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per oltre 7,1 milioni, di denunciare 310 soggetti, di scoprire 283 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 563 milioni di euro.

Tra i migliori risultati eseguiti in materia di contrasto all’evasione si registra , per il settore giochi, un Gettito nel 2022 pari a 11,2 miliardi di euro, Extra-gettito (imposta accertata): 448,7 milioni di euro, Extra-gettito (sanzioni tributarie e amministrative): 284,3 milioni di euro. (nella foto il Ministro dell’Economia Giorgetti)

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