“Il cyberbullismo è comunque in aumento e spesso i social network sono il principale strumento utilizzato per il cyberbullismo,
seguiti dalle chat, dai messaggi e dai videogiochi online. I ragazzi che subiscono bullismo o cyberbullismo spesso tacciono e non denunciano gli episodi. Secondo studi recenti, solo il 5 per cento delle vittime lo segnala alle autorità competenti. Peraltro, coloro che hanno sperimentato episodi di bullismo e cyberbullismo hanno maggiori probabilità di sviluppare difficoltà relazionali, sentirsi depressi, soli, ansiosi, avere scarsa
autostima o sperimentare pensieri suicidari; ma anche i bulli possono spesso sviluppare problemi psicologici a lungo termine”. Lo ha detto il deputato PD-IDP e relatore per la Commissione Affari sociali, Paolo Ciani (nella foto), intervenendo in Aula alla Camera nell’ambito dell’esame del testo unificato delle proposte di legge Dori e D’Orso; Pittalis ed altri; Maschio ed altri: “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”.

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