Al via il tavolo di lavoro della Commissione tutela Salute e Benessere del Cavallo

(Jamma) In un quadro di rinnovamento dell’ippica italiana, un nuovo propositivo ruolo di servizio a sostegno della tutela della salute e del benessere del cavallo verrà svolto dalla Commissione tutela Salute e Benessere del Cavallo.

In un comunicato stampa l’associazione Imprenditori Ippici Italiani afferma: “La rilevanza delle questioni inerenti la tutela della salute e del benessere del cavallo, nel rilancio degli sport ippici, è stata certamente sottolineata nella proposta di Lega Ippica Italiana che se ne è fatta promotrice in ambito di Statuto, Codice Etico e Progetto di legge.

Come veterinari ippiatri condividiamo ed appoggiamo questa linea ed abbiamo sentito la necessità di entrare attivamente nella discussione.

Grazie all’intervento di Enrico Tuci, che ci ha messo in contatto, abbiamo dato vita al tavolo di lavoro  della “Commissione tutela Salute e Benessere del Cavallo”, costituita dal dr. Cesare Rognoni, dalla dott.ssa Paola Gulden, dal dr. Germano Di Corinto, dal dr. Stefano Manocchio e dalla dott.ssa Giordana Marcolini.

La “Commissione”, istituita con precisa connotazione di tavolo tecnico, formata dai sopracitati veterinari ippiatri, liberi professionisti con competenze diversificate e maturate nei diversi comparti del settore (allevamento, ippodromi, centri di allenamento ecc…), intende svolgere, all’interno di questo progetto di rinnovamento dell’ippica italiana, un nuovo propositivo ruolo di servizio a sostegno della tutela della salute e del benessere del cavallo.

A partire dal  22  Maggio 2013 la Commissione si è riunita regolarmente, presso una sala messa gentilmente a disposizione da Hyppogroup –Ippodromo dell’Arcoveggio, per cercare di individuare i punti per una proposta compatibile, integrata, sostenibile e a supporto di una riforma radicale del settore.

E’ nostra opinione che ogni questione riguardante la carriera e la vita del cavallo (dalla lotta al doping ai progetti di ricollocamento a fine carriera) non possa privilegiare e/o trascurare nessun aspetto e nessun contributo. E’ quindi indispensabile:

 attivare e sostenere l’impegno da parte di tutte le figure (ivi incluso lo Stato) coinvolte nel settore.

 istituire strumenti efficaci di formazione e di informazione, utilizzando e condividendo conoscenze e competenze il più trasversalmente possibile.

 potenziare una rete di relazioni al servizio della riscrittura di un progetto nuovo, in cui il benessere del cavallo non sia limitato alla sola applicazione, per legge, di requisiti standard o tutelato dalle sanzioni della giustizia sportiva, bensì diventi comportamento etico imprescindibile ed inattaccabile.

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