Smarrisce la schedina ma riesce a provare la giocata. Coni costretto a pagare

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(Jamma) Anche chi ha perso il biglietto della lotteria ha speranza di incassare la vincita se riesce a provare la giocata. La disavventura, a lieto fine, è accaduta ad un sistemista di Ferrara che aveva acquistato un decimo di un sistema poi risultato vincente. Così la Corte di cassazione, con la sentenza 11774/2013, confermando la decisione presa in appello, ha condannato il Coni a pagare 80mila euro al giocatore, ritenendo provato l’acquisto.

Secondo la Cassazione, infatti, la Corte territoriale di Roma aveva “ben motivato sulla base, non solo della denuncia di smarrimento delle cedole presentata ai CC di Ferrara del 4/11/2001 ma anche, e soprattutto, sulla base della dichiarazione a firma di L. P., titolare della ricevitoria ove fu effettuata la giocata, nella quale si attesta che al contro ricorrente furono consegnate due quote del sistema di caratura 1/10 da lui convalidato nel concorso n. 7 del 30.9.2001, poi risultato vincente, quote contraddistinte con la lettera E) ed F) e si indica quale contrassegno di convalida il numero 2002 B1007 70030”.
Il teste aveva anche confermato l’entità della vincita e precisato che le cedole madri erano state da lui consegnate al Coni e che tutti gli altri acquirenti di quote del sistema avevano incassato la vincita.

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