Corsico. La campagna anti-slot del sindaco Ferrucci interviene in sostegno delle Asl contro la ludopatia

(Jamma) Oltre ad aver iniziato una vera e propria azione di sensibilizzazione, praticamente porta a porta incontrando i commercianti della zona, l’amministrazione di Corsico guidata da Maria Ferrucci ha approvato la presa in carico, attraverso i servizi sociali, di persone con patologie, anche compulsive, da gioco d’azzardo. Numeri che sono, purtroppo, destinati a crescere.  Le conseguenze patologiche di questo fenomeno che sta coinvolgendo sempre più persone è ormai al centro di un sodalizio stretto tra amministrazione comunale e Asl di zona.

Secondo i dati dell’Asl – che dal 2005 ha cominciato a occuparsi delle problematiche relative al gioco d’azzardo – dalle 104 persone in cura nel 2011 siamo, oggi, a 154. Tra questi anche tanti ragazzi. I dati di uno studio nelle scuole del territorio hanno evidenziato come oltre l’80% dei giovani abbia almeno una volta giocato d’azzardo, anche solo per divertimento.

Più si entra nel dettaglio più i dati sono preoccupanti: tra i giocatori ci sono anche gli studenti delle scuole medie. «Il vero ostacolo che ci impedisce di mettere un freno a questo fenomeno – spiega il sindaco – è la mancanza di controllo che gli enti locali hanno sulla concessione delle licenze». Infatti, mentre per le video lottery la licenzia viene rilasciata direttamente dalla questura, gli esercizi pubblici che somministrano bevande e alcolici non hanno bisogno di ulteriori permessi. Secondo quanto previsto dal testo unico del 2010, i controlli effettuati per la concessione di questa tipologia di attività non richiede un’ulteriore autorizzazione all’installazione di macchinette. E questo non permette un monitoraggio completo e soprattutto non preserva i «luoghi sensibili».

Ad oggi, nel Corsichese, su un centinaio di bar presenti almeno nell’80% si trovano macchinette e slot-machine. Ci sono tre sale scommesse e una di queste ha attrezzato anche uno spazio per chi ha anche il vizio del fumo. «È sempre più difficile – spiega il sindaco – impedire ai commercianti di introdurre le macchinette per il gioco; inevitabilmente queste portano un maggior guadagno. Ma a che prezzo? Stiamo cercando di valutare come poter incentivare e aiutare, anche con la collaborazione degli enti superiori, quei locali che per scelta non hanno slot».

 

Articolo precedenteGioco online abusivo, scommesse in nero e giochi illegali tra i ‘semplici occultatori di reddito’
Articolo successivoGrande successo la messa in scena di Zitro in Africa