Il Codacons e quello schizofrenico rapporto con il mercato del gioco legale

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Fisco&Scadenze. Appuntamento con il Preu sugli apparecchi da intrattenimento

 

Precisazione di Confindustria Sistema Gioco Italia su comunicazione Codacons

 

(Jamma) Prima nemici, poi uniti contro i rischi del gioco eccessivo e quindi di nuovo sulla barricata contro il mondo del gioco legale. Il Codacons, l’associazione dei consumatori guidata dal popolare (e teletrasmesso) avvocato Rienzi, sembra aver deciso di disotterrare l’ascia di guerra contro l’industria del gioco. In coincidenza con quella che che oggi si può definire una vera e propria crociata contro slot, videolotterie e sale giochi, il Codacons ha presentato esposti ai Nas, alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza di tutte le regioni d’Italia , chiedendo di aprire una indagine sulle sale VLT (videolottery) aperte.

“Vi sono nel caso dell’azzardo con apparecchiature informatiche tre fattori che nella realtà rendono vulnerabili le persone che si accostano a tale tipo di scommessa puntata:1. l’esiguità della singola giocata, che abbassa la soglia di percezione del danno che deriva dal comportamento; 2. l’affrettata ripetitività del tentativo successivo che non consente la rielaborazione del quanto si è appena svolto; 3. la somiglianza o l’identità con il mezzo impiegato per i fun games, cioè per i videogiochi di abilità senza vincita. Il gioco elettronico – scrive ancora il Codacons nell’esposto – è ripetitivo e ipnotico con un ritmo serrato che permette di comunicare difficilmente anche con le persone sedute accanto, non permette alcun divertimento né incentiva la voglia di socializzare”.

Il Codacons ha dunque chiesto a Procura, Nas e Gdf di aprire una indagine volta ad accertare l’eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti e ogni altra fattispecie criminosa che venisse individuata, quali il gioco d’azzardo, riciclaggio, estorsione, e di valutare, laddove necessario, il sequestro delle sale vlt presenti sul territorio regionale”.

Potremmo essere più o meno d’accordo con le premesse dell’associazione dei consumatori ma resta sempre il fatto che tutto il diritto di agire in questi termini, se lo ritiene necessario. Quello che invece davvero non convince è lo strano rapporto che il Codacons sembra avere con il settore del gioco. Solo nel 2010 l’associazione ha beneficiato del contributo di Sisal e dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato per elaborare una ricerca con la quale si intendeva individuare le criticità legate ai giochi e le patologie e le forme di dipendenza più diffuse, e quanti e chi sono i giocatori patologici. Nella ricerca si faceva ampio riferimento alle videolotterie e alla loro introduzione evidenziandone caratteristiche e modalità di gioco. Un anno dopo la stessa associazione ha insignito del premio “AMICO DEL CONSUMATORE 2011” il dottor Antonio Tagliaferri, allora Direttore dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato. Il premio è il riconoscimento che annualmente il Codacons assegna ai personaggi della società civile che nel corso dell’ultimo anno si sono distinti per aver operato nell’interesse dei cittadini creando valore per il bene comune. Tagliaferri è stato premiato per il rigore, l’umanità e l’affidabilità,doti professionali che unite alla competenza fanno di un “servitore della Stato” un esempio di eccellenza; in un mercato difficile come quello del gioco pubblico Tagliaferri è stato riconosciuto come “un riferimento equilibrato per gli operatori, che creano lavoro, e i cittadini esposti alla crescita del gioco e ai rischi della ludapatia; ai pericoli che la degenerazione che il gioco può produrre ha sempre prestato la dovuta attenzione e il massimo impegno nel suo contrasto”. Un impegno che, sentendo oggi l’allarme lanciato dall’associazione dei consumatori, ben poco ha potuto contro i danni provocati dagli stessi giochi introdotti sul mercato in forza di decreti firmati dallo stesso direttore. Va detto anche che negli anni il Codancons non ha risparmiato stoccate ai Monopoli così come agli operatori del gioco denunciando la scarsa tutela del consumatore nell’offerta di servizi di gioco nel lotto, superenalotto e perfino gioco online. Anche questa volta l’aver istituito un tavolo di confronto nella sede dei Monopoli e il fatto di poter interloquire con il ‘premiato’ Tagliaferri non ha scongiurato l’attacco alle sale Vlt.

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                                                                                                                                                                   nella foto Tagliaferri Antonio alla consegna del Premio Codacons

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