Temporin (Univ. Cattolica Brescia): “L’85% dei giocatori di slot perde 40 euro al giorno”

(Jamma) Un terzo dei giocatori di slot machine in Italia ha problemi di gioco patologico. E’ quanto emerge da uno studio compiuto dal professor Matteo Temporin, dell’Universita’ Cattolica di Brescia, e presentato questo pomeriggio dal Codacons nel corso di un convegno dedicato al problema del gioco d’azzardo. Il dato e’ emerso da uno studio condotto su 20 sale gioco sparse in tutta Italia e su un campione di 300 persone.
Lo studio fa emergere inoltre l’identikit del giocatore ludopatico medio: in prevalenza maschio, straniero, disoccupato, con meno scolarizzazione e con problemi di relazione. E’ inoltre emerso che nessuno dei giocatori ludopatici era in cura presso una struttura specializzata.

“Si tratta di un’indagine limitata compiuta su un piccolo campione – ha detto il professor Matteo Temporin – e certamente ha bisogno di essere ampliata ma sono comunque dei dati preoccupanti poiché parliamo di una situazione in cui il numero dei giocatori ludopatici e’ un terzo dei giocatori presenti in un certo momento in una determinata sala. E’ un numero molto elevato, ma e’ necessario sviluppare l’indagine per analizzare il fenomeno nella complessita’ della popolazione”. Lo stesso studio ha inoltre accertato che l’85% dei giocatori ha una perdita media giornaliera di 40 euro, mentre il restante 15% che vince guadagna in media 120 euro. Le puntate medie di ogni singolo giocatore e’ di circa 300 al giorno. Il dato cambia per i giochi via internet dove per vincere le 40 euro le puntate medie diventano mille creando ancora maggior dipendenza nel giocatore.

Dall’analisi delle tabelle della ricerca emerge che il 50% dei ludopatici e’ disoccupato, il 17% e’ studente, il 25% e’ una casalinga, il 27% e’ un libero professionista, il 34% e’ un lavoratore dipendente, il 17% e’ un pensionato e il 47% e’ un lavoratore saltuario. E ancora: il 35% si e’ fermato alle scuole elementari o medie, il 31% ha fatto le superiori e solo il 18% ha un laurea. Sempre il 34% e’ celibe, il 30% coniugato, il 33% divorziato, il 14% vedovo e il 21% convivente. Tra questi ‘malati di gioco’ il 60% frequenta le sale tra le 5 e le 7 volte alla settimana.

Articolo precedenteADM. Palinsesti Totocalcio-il9-Totogol e Big Match del 26 maggio 2013
Articolo successivoGame Over! Chi ha portato il settore a camminare sempre sull’orlo del burrone, vada a casa di E. Bernardi