Decreto Imu: se la sanatoria per le slot non va in porto, prevista clausola di salvaguardia con l’aumento di IRES, IRAP e accise sui tabacchi

(Jamma) Dalla sanatoria sulle penali slot, prevista all’articolo 14 del decreto sull’Imu, lo Stato conta di incassare circa 600 milioni di euro nel 2013. E’ quanto si legge nella Relazione tecnica che accompagna il decreto. Dal dispositivo della sentenza della Corte dei Conti del 17 febbraio 2012, si legge nella Relazione, “risulta che sono stati condannati al risarcimento dieci concessionari per un importo complessivo pari ad euro 2.475.000.000. Pertanto, la definizione agevolata comporta un effetto finanziario positivo di circa 600 milioni di euro per il 2013″. Ma se dovesse venire a mancare il miliardo e mezzo previsto dalla sanatoria slot e dal gettito Iva frutto dei pagamento dei debiti della P.A., è prevista una clausola di salvaguardia: le misure verranno coperte ugualmente attraverso l’aumento degli acconti IRES e IRAP e ritoccando al rialzo le accise su alcol e tabacchi. L’articolo 15 del decreto prevede infatti che “Il Ministero dell’economia e delle finanze effettua il monitoraggio sulle entrate di cui alle lettere e) ed f) (sanatoria slot e Iva dai pagamenti della P.A.). Qualora da tale monitoraggio emerga un andamento che non consenta il raggiungimento degli obiettivi di maggior gettito indicati alle medesime lettere, il Ministro dell’economia e delle finanze, con proprio decreto, da emanare entro il mese di novembre 2013, stabilisce l’aumento della misura degli acconti ai fini dell’IRES e dell’IRAP, e l’aumento delle accise di cui alla direttiva del Consiglio 2008/118/CE del 16 dicembre 2008 (che riguardano elettricità, alcol e tabacchi), in misura tale da assicurare il conseguimento dei predetti obiettivi anche ai fini della eventuale compensazione delle minori entrate che si dovessero generare nel 2014 per effetto dell’aumento degli acconti per l’anno 2013″.

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