Uk. La Gambling Commission ci ripensa: occorre normare anche i social gaming

(Jamma) La Gambling Commission, l’autorità dei giochi britannica, ha avviato un’indagine sui potenziali rischi connessi al social gaming, e ha richiesto agli operatori del settore di fornire dati utili a supportare l’inchiesta. L’obiettivo è di accertare se la crescita di questo segmento possa far insorgere dei rischi per i consumatori, e se possano essere adottai ulteriori misure di protezione.

Alcune settimane fa, il presidente Philip Graf, aveva espresso il desiderio di vedere gli operatori di social gaming agire in modo responsabile e migliorare le proprie politiche di autoregolamentazione, ma ha rifiutato la possibilità di ampliare i poteri della sua organizzazione e di regolamentazione ai prodotti di casinò e altri giochi online presenti sui social media. Tuttavia, gli operatori ‘tradizionali’ la pensano diversamente e vogliono che il social gaming sia soggetto ad una maggiore regolamentazione, sotto forma di imposte e di misure di gioco responsabile.

 

Ora, la Commissione intende valutare se chiedere al Governo di includere anche il social gaming negli obiettivi della regolamentazione del gioco, qualora l’autoregolamentazione, e la tutela offerta dagli enti di protezione del consumatore e dall’ASA (l’autorità che controlla la regolarità delle campagne pubblicitarie) non si rivelino adeguate.

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