Incorporazione Amministrazione dei Monopoli. Per la Fp-Cgil, Cisl Fp, Uil PA e Salfi un accorpamento evidentemente “poco ragionato”

(Jamma) In un comunicato unitario le Federazioni Nazionali di FP CGIL, CISL FP, UIL PA e SALFI continuano a criticare l’accorpamento delle  Agenzie Fiscali che sta mostrando tutte le contraddizioni,  gravi effetti distorsivi e problematiche, di difficile soluzione. Per le federazioni un  utile “percorso” potrebbe  essere tracciato dal d.d.l. fisco che  contiene una delega al Governo ad effettuare un monitoraggio sugli accorpamenti delle Agenzie Fiscali anche al fine di possibili modifiche normative. Tale previsione normativa potrà aprire la possibilità di ridisegnare la macchina fiscale in tutte le sue articolazioni  secondo un progetto razionale e di vera efficienza

“Le  Federazioni Nazionali di FP CGIL, CISL FP, UIL PA e SALFI – si legge nella nota – hanno sempre tenuto una posizione  critica  riguardo alla norma, contenuta nella legge 135/2012 che ha stabilito la incorporazione dell’Agenzia del Territorio nella Agenzia delle Entrate e dell’Amministrazione dei Monopoli nell’Agenzia delle Dogane.

E’ bene ricordare che nel corso della discussione parlamentare le stesse Federazioni hanno rappresentato, anche presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato , puntuali osservazioni contrarie, in particolare riguardo alle possibili ricadute negative sulla operatività e l’efficienza di  strutture così decisive per il recupero della evasione fiscale ed il contrasto alle frodi.

Peraltro tali perplessità sono state rappresentate anche all’attuale Esecutivo, in ultimo nell’incontro dello scorso mese di  agosto con l’On. Baretta, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Avevamo ragione. In effetti la contraddittorietà della scelta operata allora, mostra oggi, in tutta evidenza i gravi effetti distorsivi e le  problematiche conseguenti specialmente nell’accorpamento dell’Amministrazione dei Monopoli nell’Agenzia delle Dogane.

Basti ricordare come la missione aziendale nonché la relativa organizzazione centrale e periferica delle due amministrazioni siano strutturalmente diverse, come i bilanci di esercizio facciano riferimento a diverse norme generali di contabilità ( una civilistica e l’altra pubblica), come le funzioni esercitate non siano (in misura preponderante) sovrapponibili, come l’organizzazione del lavoro degli uffici operativi sia tarata su modelli difformi, come persino gli orari di servizio e di apertura degli uffici facciano  riferimento a normative diverse.

Ma una delle conseguenze maggiormente negative dell’accorpamento per i Monopoli è rappresentata senz’altro dalla preesistente differenza delle indennità di amministrazione, differenza che si è ritenuto di legittimare con il Decreto ministeriale 8 dicembre 2012, istituendo, improvvidamente,  due distinte sezioni del personale.

Sul punto sono tutt’ora pendenti  ricorsi in sede giurisdizionale.

A fronte di questa ultima importante e dirimente criticità, altre se ne sono evidenziate per i Monopoli nel corso degli ultimi mesi.

Non a caso il tentativo operato dall’Agenzia delle Dogane di accorpare 15 sedi dogane e monopoli si sta rivelando solo un mero fatto logistico.

Riteniamo, quindi, riepilogare l’attuale “stato dell’arte” quale utile strumento di lavoro per le Federazioni territoriali e regionali al fine di fornire una corretta e puntuale informazione a tutti  i lavoratori e in special modo a quelli direttamente coinvolti nei processi sopra citati.

ASPETTI ECONOMICI
RITARDO NELL’EROGAZIONE DEL SALARIO AZIENDALE 2011: l’accorpamento dei Monopoli di Stato con l’Agenzia delle Dogane ha comportato, come immediata conseguenza, l’allineamento degli accordi FUA,  definiti, fino all’anno 2010, in modo strutturalmente diverso tra le due amministrazioni atteso che gli stessi bilanci di esercizio facevano riferimento e norme di contabilità una civilistica e l’altra pubblica. Inoltre, cosa assolutamente nuova per i Monopoli, il testo dell’intesa economica è stato oggetto di verifica da parte del Comitato dei Revisori dell’Agenzia delle Dogane.
Occorre, inoltre, precisare che le risorse provenienti dal comma 165 non possono più  essere erogate “fuori” dai FUA, così come del resto è da sempre previsto in tutte le Agenzie Fiscali.  Queste circostanze, ben lungi dal giustificare i ritardi nell’erogazione del salario aziendale  ne costituiscono oggettivamente la motivazione principale; siamo certi che tale situazione non potrà riprodursi per gli anni a venire a partire, ovviamente, dal FUA 2012.

Va inoltre precisato che è possibile che non tutti i dipendenti dei Monopoli, a parità di area e di posizione economica, percepiscano lo stesso importo del FUA 2011, L’eventuale differenza può essere causata dal trasferimento di circa 1400 lavoratori, nel corso del mese di marzo 2011, dal Mef ai Monopoli. Questi colleghi, infatti, hanno percepito dal Tesoro i 2 dodicesimi del Fondo e  pertanto percepiranno dai Monopoli solo i restanti 10 dodicesimi.

Per ciò che concerne la definizione del Fua 2012  (esigenza sentita fortemente da tutto il personale di TUTTE le Agenzie Fiscali)  vale la pena ricordare che le trattative potranno concludersi solo quando il Ministro dell’Economia e delle Finanze avrà provveduto a sottoscrivere il Decreto che stanzia le risorse del comma 165 anno 2012. Nel citato incontro dell’8 agosto u.s. con il Sottosegretario On. Baretta, abbiamo – peraltro – sollecitato il Capo del Dipartimento delle Finanze, pure presente all’incontro, a definire gli importi spettanti a ciascuna amministrazione, onde consentire al Ministro la firma entro il corrente anno.

Analogo ragionamento deve essere riservato alle cosiddette “provvidenze” (esistenti SOLO nell’Amministrazione dei Monopoli). L’accorpamento con l’Agenzia delle Dogane, per i motivi di cui ai punti precedenti, non consente la liquidazione di tale istituto al di fuori degli accordi FUA. Riteniamo di poter dire, tuttavia, che le risorse riferibili alle “provvidenze” in nessun caso andranno perse ma concorreranno a formare il Fondo per l’anno 2012  dei Monopoli di Stato.

ASPETTI GIURIDICI
Per ciò che concerne le criticità inerenti le procedure di passaggio tra le aree va precisato che I passaggi tra le aree, essendo equiparati a pubblici concorsi, necessitano dell’autorizzazione della Funzione Pubblica, sia a bandire che ad assumere e che  le regole di selezione sono state profondamente modificate dalla legge 150/09.

La legge 135/2012 ha previsto la dotazione organica dell’amministrazione incorporata (nel caso di specie, i Monopoli) pari al personale in servizio. Ciò comporta che, ad oggi,  non esistono carenze d’organico in nessuna area.
Non sono utili allo scopo neanche le poche carenze d’organico esistenti nell’Agenzia delle Dogane atteso che il Decreto Ministeriale dell’8 dicembre 2012 ha, purtroppo, istituito, come già detto, due distinti “ruoli” del personale.

Alla luce di tutte queste complicazioni, derivanti da un accorpamento evidentemente “poco ragionato”, che sta mostrando tutte le contraddizioni,  gravi effetti distorsivi e problematiche, di difficile soluzione,  un  utile “percorso” potrebbe  essere tracciato dal d.d.l. fisco, approvato oggi da un ramo del Parlamento, che  contiene una delega al Governo ad effettuare un monitoraggio sugli accorpamenti delle Agenzie Fiscali  anche al fine di possibili modifiche normative.

A  nostro avviso, tale previsione normativa, anche se non determinerà un mero ritorno al passato, potrà aprire la possibilità di ridisegnare la macchina fiscale in tutte le sue articolazioni  secondo un progetto razionale e di vera efficienza.

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