Genova. Esercenti e tabaccai bocciano il nuovo regolamento

(Jamma) Per il momento non annunciano ricorsi ma gli esercenti dei pubblici esercizi e i tabaccai genovesi chiedono un confronto immediato, e replicano con un “no” secco ad alcune delle norme al regolamento comunale sulle slot. 

La motivazione di Tursi resta quella, nobile e indiscutibile, di limitare le opportunità di gioco d’azzardo nei locali aperti al pubblico. Molte associazioni che lottano contro la ludopatia (la malattia, riconosciuta anche a livello ministeriale, delle persone che non riescono a rinunciare al gioco) e altre dipendenze hanno plaudito al regolamento, si difende l’assessore al Commercio Francesco Oddone. Ma i commercianti raccontano un’altra storia. I toni di Fepag – Ascom sono morbidi, ma netti. «Evitiamo derive demagogiche» scrive Silvio Seghi, referente Ascom per i pubblici esercizi. Ascom e Fit (Federazione tabaccai) hanno ieri partorito una posizione congiunta. «Il primo punto da cui partire è la competenza legislativa sull’argomento. L’unico soggetto che può intervenire in merito alle autorizzazioni è l’Aams (Agenzia Dogane e Monopoli). Iniziative locali sul tema che non partano dal diretto coinvolgimento di tale Agenzia rischiano solo di creare un panorama confuso, grandi perdite di tempo e inutili difficoltà per gli operatori stessi», scrivono. Sottolineando – come del resto fa Confindustria Sistema Gioco Italia – che il gioco legale è un’opportunità per favorire l’emersione, la regolarizzazione ed il controllo del “gioco nero” basandosi sulla serietà e la presenza dei piccoli imprenditori

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