I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca stanno intensificando i controlli a contrasto del gioco illegale e irregolare, al fine di verificare il corretto assolvimento delle disposizioni previste dalla legge in materia. Le ispezioni finora effettuate hanno riguardato diverse attività commerciali della provincia di Lucca, selezionate dopo una mirata attività di approfondimento volta a intercettare i soggetti a più altro rischio di irregolarità.

Tra le attività ispettive anche quella condotta dalle Fiamme Gialle viareggine nei confronti di un operatore commerciale cui erano stati sequestrati amministrativamente tre apparecchi videoterminali non a norma, composti da personal computer (c.d. “totem”) collegati alla rete internet e a due gettoniere/lettori banconote. I predetti apparati informatici non rispettavano le caratteristiche previste dalla normativa per l’offerta di gioco, in quanto non connessi alla rete telematica autorizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

In particolare, i sistemi informatici individuati davano la possibilità di effettuare, dietro pagamento di denaro, giocate on line su siti privi di certificazione che sfuggivano, tra l’altro, anche all’assoggettamento all’imposta unica, ossia il tributo che grava sui “titolari” degli apparecchi e dei congegni da divertimento e che viene commisurato sulle somme “giocate” e registrate nei relativi contatori.

Pertanto, dopo le perizie da parte della SOGEI che accertava l’effettiva irregolarità dei software installati sin dal 2019, gli investigatori hanno ricostruito e segnalato alla competente Autorità amministrativa l’evasione dell’imposta unica su tali apparecchi di intrattenimento, quantificata in 185.700 di euro, calcolata sulla base dei giorni di effettiva attività dell’esercizio commerciale (che come detto andava avanti dal 2019).

Si ricorda che nei confronti del titolare dell’attività commerciale era stato già elevato un verbale di contestazione e accertamento per la violazione dell’art. 110 c. 9 del T.U.L.P.S., che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da € 5.000,00 a 50.000,00 per ciascun apparecchio.

L’azione svolta conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel settore del gioco pubblico, finalizzato alla tutela dei giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, nonché alla salvaguardia delle fasce più deboli, prime fra tutti i minori, oltre che dei soggetti economici che operano nel rispetto delle regole e della collettività, pagando le imposte dovute all’erario.

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