Toscana: Capannori firma il Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo

(Jamma) Capannori è il primo comune in provincia di Lucca e tra i primi cinque in Toscana a sottoscrivere il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo promosso dalla Scuola delle buone pratiche e organizzato da Terre di Mezzo e da Legautonomie. Siglando il manifesto, l’amministrazione Del Ghingaro si impegna così a promuovere una raccolta di firme per la presentazione della proposta di Legge (gli interessati possono rivolgersi all’Urp del Comune) che mira anche a ridurre l’offerta dei giochi e il contenimento dell’accesso e a mettere in atto iniziative di sensibilizzazione per i cittadini sui rischi del gioco d’azzardo con una apposita campagna di comunicazione rivolta soprattutto alle nuove generazioni a partire dalle scuole. Capannori, già dotato di un apposito regolamento sulle sale da gioco, è quindi in prima linea insieme a comuni come Milano, Torino, e Ravenna, affinché il Parlamento approvi in un testo unico nuove regole sul gioco d’azzardo, slot e videopoker, che tuteli in primis la salute delle persone più fragili che arrivano a essere dipendenti dal gioco e dia più poteri ai sindaci sull’autorizzazione dell’apertura delle sale da gioco, sulla loro distanza dai luoghi sensibili, e sull’installazione degli apparecchi da gioco. “Il gioco d’azzardo, oggi pericolosamente a portata di mano anche di ragazzi e bambini per la diffusione del gioco online è sicuramente un fenomeno da regolamentare e tenere sotto controllo – sostiene il sindaco, Giorgio Del Ghingaro –. Il gioco con vincite in denaro può diventare una piaga sociale, creando dipendenze anche gravi con danni sulla salute dei cittadini e pesanti conseguenze sull’economia delle famiglie. E’ quindi con convinzione che sottoscriviamo il manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo e sosteniamo la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare, affinché siano previste nuove ed efficaci misure di prevenzione di questo fenomeno. Ritengo particolarmente importante la proposta di prevedere che una parte del fatturato complessivo del gioco d’azzardo vada a costituire un fondo per la cura, la prevenzione e la riabilitazione e che una parte delle somme giocate vadano ai Comuni per attività formative e culturali”. “La nostra amministrazione già due anni fa, anticipando la nuova normativa regionale che entrerà in vigore a giorni – spiega l’assessore alle attività produttive, Maurizio Vellutini – è intervenuta nella regolamentazione delle aperture delle sale gioco, inserendo alcune restrizioni sulla loro localizzazione a tutela dei minori e dei soggetti più deboli. Il nostro regolamento, infatti, prevede che le sale gioco distino almeno 400 metri da scuole, luoghi di culto, ospedali e altri locali destinati stabilmente all’accoglienza di minorenni per finalità educative o socio assistenziali”.

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