Sassari. Presentata mozione per limitare la diffusione di slot machine

(Jamma) Regolamentare le slot machine, con orari di apertura e chiusura, censire mappare e rendere noti i locali che ospitano le “macchinette” al loro interno, disincentivare il loro utilizzo attraverso una campagna di sensibilizzazione. Sono questi alcuni punti della mozione presentata a Palazzo Ducale da “A manca pro s’indipendentzia” e dal consigliere comunale del gruppo misto di minoranza Isidoro Aiello. Il documento è stato portato in Comune lo scorso 30 ottobre ed oggi è stato presentato alla stampa nella sede del movimento indipendentista in via Cetti da Isidoro Aiello e Maria Borghesi della sezione “Cillocco” di “A manca”.

Il testo è solo l’ultimo passaggio di un progetto, partito questa estate con la presentazione dei dati sulle slot machine e il gioco d’azzardo a Sassari e proseguito con le iniziative con gli studenti del triennio del liceo Margherita di Castelvì insieme all’associazione Aziru. Numeri da brivido che vendono la città al primo posto nell’isola e al quarto a livello nazionale, con una macchinetta ogni 70 abitanti e un giro d’affare di 76 milioni di euro. Per questo “A manca” e Aiello chiedono che Palazzo Ducale prenda una posizione netta sulla questione. «Il sindaco è il massimo responsabile della salute dei cittadini», spiegano, facendo anche riferimento a recenti prese di posizione di alcune amministrazioni comunali come Carbonia, Ozieri e Perfugas che hanno predisposto dei provvedimenti precisi per limitare o vietare nel proprio territorio le slot. Se da un lato manca una norma generale che ne regolamenti l’utilizzo, si può comunque attuare dal punto di vista locale. Per questo la mozione presenta una serie di punti precisi. Una sorta di “road map” di contrasto alle slot che parte dalla necessità di pianficare una percorso formativo che coinvolga tutti, anche i giovani, alla creazione di una “carta dei locali etici” volta a censire, mappare e rendere noti ai cittadini i locali pubblici che non ospitano slot, dallo studio di forme di disincentivazione, alle possibilità di sgravi e agevolazioni sulle tasse comunale per gli esercizi pubblici che non hanno macchinette.

Ma non solo, si chiede di regolamentare gli orari di apertura e chiusura, vengano aumentanti i controlli con la collaborazione di altri soggetti come Asl e Serd e si verifichi che il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie sia ben visibile all’ingresso dei locali. Isidoro Aiello fa notare inoltre come nell’attività del gioco d’azzardo siano state rilevate a livello nazionali, infiltrazioni della malavita organizzata: «Queste informazioni sono emerse dalla commissione antimafia dell’esecutivo guidato da Mario Monti. E’ un motivo in più per contrastare questo fenomeno – e aggiunge come – Lo Stato sia sia trasformato in tiranno e biscazziere perché ha diffuso il gioco d’azzardo. Ha trasformato l’Italia in una enorme Las Vegas».

 

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