(Jamma) – Dopo l’unanime giurisprudenza in Sicilia ed in particolare gli innumerevoli e recenti dissequestri, archiviazioni ed assoluzioni in Palermo, i CED Goldbet si vedono accogliere le tesi difensive anche in Calabria.
Dopo le Ordinanze di riesame rese a Reggio Calabria, anche Cosenza si allinea. Tra il 18 ottobre ed il 21 ottobre la Procura cosentina decreta la non convalida di sequestro ai danni di CED collegato al bookmaker austriaco, presentando contestualmente istanza di archiviazione al GIP. Ciò’ in accoglimento delle tesi svolte dal difensore dell’indagato avv.Marco Ripamonti del Foro di Viterbo.
Entrambi i provvedimenti si fondano sulla discriminazione da parte del sistema concessorio italiano in capo a Goldbet come affermato in Corte di Giustizia ed in Cassazione. Epilogo, quindi, analogo alla vicenda verificatasi in Teramo, altro importante banco di prova per i bookmaker esteri, trattandosi di Tribunale tradizionalmente impegnato in materia di raccolta di scommesse.
