Settimana di Jamma. Da Lottomatica a Gtech prima della gara per la gestione del Lotto

CODERE: nel primo trimestre 2013 calo del fatturato dell’1,4%

 

(Jamma) – In Italia il mercato si stringe, nel mondo, specialmente negli Stati uniti, il mercato si allarga.
Questo è il succo delle dichiarazioni di Marco Sala, AD del gruppo LOTTOMATICA, all’Assemblea dei soci svoltasi la settimana scorsa.
“Il mercato italiano è ormai maturo, possiamo crescere soltanto all’estero, ecco perché abbiamo puntato sul marchio Gtech, presente in 60 paesi”. Da cui la necessità di cambiare il nome del gruppo, a partire dal prossimo 3 giugno, da LOTTOMATICA a Gtech.


In termini di nome una fusione inversa: la controllante LOTTOMATICA assume il nome della controllata GTech
Alcune particolari situazioni di mercato e di finanza lasciano presumere che il cambio di nome è il passo preliminare a far nascere, sotto il nome Gtech, la LOTTOMATICA USA. Più o meno quanto accaduto tra Fiat e Chrysler.
Se il disegno è quello della LOTTOMATICA USA, sarà stato già deciso quale sarà lo strumento tecnico per arrivare ad una unica grande azienda statunitense.
Sia chiaro a tutti che l’idea di una LOTTOMATICA USA è, per adesso, solo una nostra sensazione, nessun segnale in questo senso nasce da dichiarazioni formali e/o informali del management di LOTTOMATICA.

 

LOTTOMATICA ed il mercato italiano
Lottomatica nasce a Roma il 6 dicembre 1990 come Consorzio tra BNL, Sogei (gruppo IRI-Finsiel), Olivetti, Alenia, Mael, Federazione italiana tabaccai e Cni.
Lottomatica viene quotata alla Borsa di Milano nel 2001. Nel febbraio 2002 Tyche S.p.A. controllata da FinEuroGames S.A., che tramite De Agostini Invest S.A. faceva capo a De Agostini S.p.A. promuove un OPA da 1.2 miliardi di euro a cui hanno aderito i maggiori soci, che insieme controllavano il 52,2% della società: Olivetti (33,9%) e BNL (18,3%). Nelluglio dello stesso anno Tyche viene fusa per incorporazione in Lottomatica.
Il 29 agosto 2006, Lottomatica S.p.A ha completato l’acquisizione di GTech Holdings Corporation, per 4 miliardi di euro, creando il maggior gruppo mondiale nel settore dei giochi e scommesse.
Il 25 gennaio 2013, Lottomatica S.p.A ha varato il riassetto globale e diventerà GTech

Le regole europee sono troppo restrittive per il mercato futuro ideale per le strategie aziendali di una grande LOTTOMATICA USA.
Più si avvicina la scadenza della convenzione del Lotto (anno 2016) meno la LOTTOMATICA si sente italiana, ed anche meno europea.
È finito il tempo dei rinnovi di concessione concertati ad alto livello, LOTTOMATICA per proseguire a gestire il Lotto dovrà passare sotto le “forche caudine” di una gara, che in caso di vittoria ridurrebbe drasticamente l’aggio.
È utile ricordare che LOTTOMATICA, grazie ai continui rinnovi della concessione, ancora oggi percepisce per la gestione del Lotto un aggio intorno al 6,3%, mentre la Sisal, sua unica concorrente italiana nel settore delle lotterie, per continuare a gestire il Superenalotto è costretta a concorrere con altri in una gara pubblica. Gara che SISAL si è aggiudicata con un aggio all’intorno del 3,8%.
Da 6,3% (Lotto) a 3,8% (Superenalotto) la differenza del compenso è più che notevole, anche considerando il fatto che l’operatività richiesta per i due diversi prodotti è simile.
Un ulteriore segno dell’insofferenza per la situazione italiana emerge chiaramente dalla dichiarazione del presidente Lorenzo Pellicioli: “Per quanto riguarda il settore dei giochi il livello di disinformazione è elevatissimo”.

 

Il futuro di Lottomatica in Italia
La qualità del management di LOTTOMATICA è indiscutibile, quindi sicuramente saranno arrivati alla conclusione che nel breve futuro la posizione dell’azienda sul mercato Italia tende ad essere molto meno forte, da cui la palese difficoltà a mantenere i privilegi che oggi le derivano dall’indiscussa posizione di incumbent di mercato (colui che comanda uno specifico mercato), posizione di cui gode da molti anni in Italia e che negli anni gli ha lasciato una ampia libertà di manovra.
Quindi in assenza di protezione sicuramente un paese vale l’altro, vedi Marchionne.
Le difficoltà di una azienda italiana sul mercato globale
Rispetto ad uno scenario globale, la crisi economica e le previsioni tutte negative degli analisti finanziari mondiali pesa negativamente negli sviluppi commerciali di qualsiasi azienda italiana che ha ambizione di espandersi, questo vale anche per l’attuale LOTTOMATICA targata ITALIA.
L’evoluzione del mercato delle lotterie negli Stati Uniti
Il contratto stipulato con la Lotteria dell’Illinois apre a LOTTOMATICA il mercato statunitense con un modello molto simile al sistema concessorio italiano, questo modello è molto più remunerativo rispetto quello vecchio di semplice fornitore di tecnologia e servizi dedicati alla lotteria.
Quindi il mercato statunitense diventa estremamente interessante, a patto però che l’azienda sia targata USA.
Infatti in questo nuovo modello di rapporto il Concedente, probabilmente, richiede al soggetto prescelto per la gestione della Lotteria garanzie di solidità tali che una azienda targata Italia, parte di una economia giudicata instabile come quella italiana, non è in grado di assicurare.
Dal bilancio 2012 di Lottomatica: “Nel mese di Gennaio 2011, Northstar Lottery Group LLC (“Northstar”), consorzio in cui GTECH Corporation detiene una partecipazione dell’80%, ha firmato un contratto di private-management della durata di dieci anni con la Lotteria dell’Illinois. Fatto salvo il controllo della Lotteria dell’Illinois sulle decisioni di business rilevanti, Northstar gestirà autonomamente le operazioni ordinarie della Lotteria dell’Illinois e le sue funzioni principali.”
È importante osservare che il residuo 20% del consorzio Northstar Lottery Group LLC è nelle mani di Scientific games, altra grande azienda di giochi made USA. LOTTOMATICA e Scientific games sono partner anche in Italia sul G&V.
Conclusione
Nonostante il fatto di essere una azienda globale premia LOTTOMATICA almeno sulla Borsa italiana, negli ultimi dodici mesi il titolo è passato da 13,33 euro a 21,02 (quotazione di venerdì 10 maggio) con un incremento di circa il 58% rispetto all’incremento totale della borsa del 40%, forse le prospettive sullo scenario mondiale non sono le migliori.
Viste le dimensioni economiche raggiunte dall’azienda LOTTOMATICA/Gtech, l’eventuale decisione di LOTTOMATICA di emigrare all’estero sarebbe più che legittima, ed oltre tutto, si può ipotizzare che l’operazione sarebbe premiata dal mercati finanziari.
Quindi restiamo a guardare, se la nostra sensazione è corretta nel corso dei prossimi mesi arriveranno nuovi segnali.

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