Si è tenuto oggi un incontro fra il ministro della Salute Roberto Speranza, e il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga ed a cui hanno partecipato anche Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute e Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel corso del confronto è stata discussa e condivisa una linea di azione per le zone bianche che sarà poi recepita in una prossima ordinanza del Ministro.
LEGGI LE INDICAZIONI DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME SULLE “ZONE BIANCHE” (TESTO)
La proposta condivisa con il Governo prevede che – fermi restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi -, una volta che una Regione entri nella zona bianca, sia superato il cosiddetto ‘coprifuoco’ e si possano anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente (d.l. n.52/2021 e d.l. n.65/2021) dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo.
Il riferimento per lo svolgimento delle attività è quello delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali”, adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e degli altri protocolli, ai sensi dell’art. 12 del d.l. 65/2021.
Il 14 giugno potrebbero già esserci 12 Regioni e una provincia in zona bianca.
“Sono soddisfatto dall’intesa con le Regioni e L’Istituto superiore di sanità sulle zone bianche. C’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”, ha detto il ministro alla Salute Roberto Speranza.