“Oggi va fatta una seria riflessione sulla tassazione degli apparecchi da intrattenimento. Se togliamo dalla raccolta le vincite, il peso del Preu è circa il 68%. Nelle AWP va allo stato il 24% della raccolta, mentre nel gioco online circa l’1%. Il margine è molto stretto. Il problema principale è il rapporto con le regioni. Secondo la Delega bisognerebbe drenare un po’ di risorse dallo Stato alle regioni, ma questo non può essere fatto aumentando la tassazione. Se devo dare risorse alle regioni devo prenderle dallo Stato. Va poi ricordato che sulle Awp il payout è ormai al 65% e questo è davvero un valore troppo basso. Quindi la situazione è indubbiamente difficile”.

Lo ha detto il direttore scientifico del Centro Studi Gioco Pubblico, Roberto Fanelli (nella foto), intervenendo a Roma alla presentazione dell’indagine “Studio sul settore dei giochi in Italia 2022. Focus su apparecchi con vincita in denaro e gioco online”, realizzata da CGIA Mestre in collaborazione con As.Tro.