Sondrio. Ritirata mozione su dipendenze da gioco, l’amministrazione teme azioni legali

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(Jamma) Quello delle ludopatie è un tema troppo ampio su cui dibattere in sede di consiglio comunale, ma richiede un maggiore approfondimento, senza contare che a predisposizione, senza il supporto di altri enti, di un regolamento comunale che disincentivi l’utilizzo e l’installazione di slot machine e il gioco d’azzardo potrebbe esporre l’amministrazione di palazzo Pretorio a problemi legali.

Per questo motivo il consigliere di minoranza Gianfranco Bordoni, dopo averla presentata nel dettaglio, ha scelto di ritirare la mozione relativa ad interventi di contrasto alle dipendenze da gioco d’azzardo e ha accolto l’invito espresso dai gruppi di maggioranza, sindaco compreso, affinché il tema delle ludopatie venga affrontato nella seconda commissione consiliare.

Nell’esporre i contenuti della mozione, il consigliere Bordoni ha ricordato che attualmente l’Asl di Sondrio ha in cura 40 casi dichiarati di ludopatia e sono segnalati un migliaio di casi a rischio.

«Tutti hanno manifestato sensibilità per il tema della ludopatia, che tocca il singolo ma poi abbraccia per le conseguenze la comunità» ha affermato Gian Mario Palotti (Sondrio democratica), ricordando che anche la Chiesa locale, con gli interventi del Vescovo e del cappellano dell’ospedale, si è manifestata sensibile al tema. Sottolineando però il fatto che proposte operative non sufficientemente studiate «esporrebbero ad azioni legali degli esercenti, come già è capitato per quei comuni che si sono impegnati in azioni solitarie», Palotti, a nome della maggioranza, ha proposto di emendare la mozione, «accogliendone il senso e la propositività per assumerci la responsabilità del contrasto al fenomeno della ludopatia».