Trasmessa alla Camera legge sul gioco patologico dell’Emilia Romagna
Rappresentanza Unitaria dell’Ippica: marcoledì audizioni in Comm. Agricoltura al Senato
(Jamma) Il Governo dovrebbe “impedire forme di pubblicità dei vari giochi di azzardo in modo da evitare ai soggetti più fragili e ai minori effetti pericolosi”: lo sostiene la senatrice del gruppo misto (ex M5S) Paola De Pin. In un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia, De Pin chiede inoltre che venga promossa “una corretta ed efficace campagna di educazione al gioco e di prevenzione dei rischi indotti dal gioco d’azzardo” e “una normativa restrittiva che regolamenti e avversi la diffusione del gioco d’azzardo, a livello sia nazionale che regionale”. Inoltre, la senatrice sott0linea come “gli Stati nazionali debbano riaprire un dibattito serio e una comparazione sull’argomento all’interno della Commissione e nello stesso Parlamento di Strasburgo”. Secondo De Pin “lo Stato, per aumentare gli introiti riscossi dall’erario, favorisce la diffusione dei giochi d’azzardo, rendendosi complice di un fenomeno che tocca non solo le fasce più fragili, illuse da sogni di facile guadagno, ma anche i giovanissimi che perdono la visione concreta dello studio e del lavoro come progetto valido di vita. Lo Stato per finanziarsi deve ricorrere ad altri sistemi, a cominciare dalla lotta all’evasione fiscale che avrebbe anche un alto significato morale, mentre a giudizio dell’interrogante è grave che possano risultare legali gli svariati miliardi di fatturato ricavati da lotterie, slot machine, poker, scommesse e giochi d’azzardo di natura sempre più varia, che in questi ultimi anni, a ritmi sempre più frenetici, sono stati immessi sul mercato”
