Russo (Pdl): “L’ippica ha bisogno di una governance efficiente, produttiva e moderna”

Idem (min.Pari opportunità e Sport): ‘Necessario intensificare la cooperazione tra le istituzioni per contrastare il match-fixing’
Ippica. Ghedini (Pd): “A quando il pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori del settore?”

 

Lega Ippica Italiana: ‘Pagamenti e riforme, adesso servono certezze’

 

(Jamma) “La crisi del settore delle scommesse e dell’allevamento dei cavalli richiede un intervento urgente a livello normativo al fine di rilanciare il settore, nella consapevolezza che i tempi sono mutati, le scommesse sulle corse hanno perso parte della originaria capacità di attrarre gli scommettitori, oggi più interessati alle scommesse legate ai giochi elettronici. Così è intervenuto il relatore Paolo Russo (Pdl) nel corso dell’esame in sede referente presso la Commissione agricoltura della Camera del ddl Russo-Faenzi recante Disposizioni per la promozione del settore ippico.

“La proposta in esame – ha ricordato Russo – riprende il lavoro svolto nel corso della passata legislatura, nella quale la Commissione Agricoltura aveva avviato un serio lavoro di riforma del settore, arrivando all’approvazione, nella seduta del 12 dicembre 2012, di un testo unificato.
L’esigenza di rilancio del comparto aveva trovato, poi, riscontro anche in un altro provvedimento, il disegno di legge di delega fiscale, nel quale era stato inserita una disposizione di delega al Governo per la riforma complessiva del settore. Anche tale provvedimento non ha potuto completare l’iter previsto.
Il mondo dell’ippica necessita, quindi, di una riorganizzazione che permetta una governance efficiente, produttiva, moderna ed il più possibile autonoma del settore.
Il provvedimento in esame istituisce, all’articolo 1, l’Unione ippica Italiana, associazione senza fini di lucro, sottoposta alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, avente lo scopo di rilanciare l’attività nel settore; all’Unione sono iscritti gli allevatori, i proprietari e le società di gestione degli ippodromi. II Ministero dell’agricoltura dovrà stabilire i requisiti richiesti per l’iscrizione.
L’articolo 2 prevede che lo stesso Ministero agricolo, con il parere dell’economia, adotti, entro il 31 dicembre 2013, uno o più decreti, dal seguente contenuto: definizione dello statuto provvisorio (che preveda la partecipazione nel Consiglio direttivo provvisorio di un rappresentante dei Monopoli di Stato e di uno del Dicastero agricolo, quest’ultimo con funzioni di presidente), e quantificazione per il 2013 del contributo obbligatorio a carico degli iscritti, per consentire la costituzione dell’associazione; definizione dei criteri essenziali per il funzionamento dell’Unione e del settore ippico (stabilendo, fra l’altro: i requisiti di affidabilità economica e onorabilità che debbono possedere le società di gestione degli ippodromi e allevatori; lo schema di piano di investimenti che le società di gestione debbono presentare e rispettare, pena la non iscrizione all’Unione; i criteri di ammissibilità di terzi, o di altri soggetti della filiera ippica; gli altri requisiti patrimoniali, soggettivi e tecnici che debbono caratterizzare gli ippodromi e le società di gestione; le regole per il funzionamento della giustizia sportiva che dovrà basarsi sulla clausola compromissoria obbligatoria; l’obbligo di approvazione di piani pluriennali per l’allevamento predisposti dall’Unione).
L’articolo 3 prevede che le funzioni svolte dall’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI), soppressa con il decreto-legge n. del 2012, vengano trasferite al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che diviene il responsabile della definizione ed aggiornamento delle regole e dei controlli relativi all’attività del settore. Viene, quindi abrogato quanto disposto dal comma 9-bis dell’articolo 23-quater 95 del 2013 secondo il quale Unirelab srl continua del decreto legge n. a svolgere le funzioni in materia di controllo dei concorsi e delle manifestazioni ippiche fino a trasferimento delle sue quote sociali allo stesso Dicastero. Tale previsione viene abrogata, prevedendosi, che per la società Unirelab si provveda allo scioglimento o all’alienazione. Per le funzioni svolte dal Dicastero agricolo si stabilisce l’attribuzione dell’1 per cento del totale delle entrate dell’Unione, a valere sul fondo annuale di dotazione.
L’articolo 4 stabilisce il termine del 30 settembre 2013 per  l’approvazione da parte dell’Unione dello schema di statuto definitivo. La norma, oltre a fornire indicazioni in merito alla composizione degli organi di governo dell’associazione, richiede anche che entro, il 31 dicembre 2013, siano assolti tutti gli adempimenti necessari affinché il settore ippico possa essere pienamente funzionante a partire dal 1o gennaio 2014; a tal fine si prevede che entro il 31 dicembre 2013 si provvede alla costituzione degli organi degli organi e della struttura organizzativa e agli adempimenti necessari per il funzionamento del settore ippico.
Conseguentemente, l’articolo 5 enumera le attività che l’associazione dovrà svolgere dallo stesso 1o gennaio 2014 (calendario degli avvenimenti ippici e la connessa programmazione televisiva, gestione e ripartizione del fondo annuale di dotazione; erogazione dei premi in misura non inferiore al 50 per cento delle entrate totali e remunerazione degli ippodromi mediante convenzioni pluriennali; attività di promozione del settore; gestione delle attività relative allo svolgimento delle gare e scommesse, comprese la gestione della banca dati delle gare; iscrizioni alle corse; raccolta delle scommesse e gestione del segnale televisivo non di competenza degli ippodromi; controllo periodico delle licenze degli operatori; cura dei rapporti con i concessionari per la raccolta delle scommesse).
A norma dell’articolo 6 l’associazione sarà tenuta a trasmettere trimestralmente al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ed ai Monopoli di Stato una relazione sull’andamento delle scommesse, fornendo, se del caso, indicazioni su possibili modifiche migliorative.
L’articolo 7 obbliga l’associazione al pareggio di bilancio. L’eventuale avanzo deve essere iscritto nell’esercizio successivo come voce aggiuntiva nel fondo di dotazione; il disavanzo costituisce invece una voce di spesa obbligatoria nel bilancio successivo, ed andrà a riduzione degli stanziamenti.
L’articolo 8 determina, limitatamente agli anni 2014-2017, le entrate che annualmente dovranno confluire nel fondo di dotazione dell’Unione, che saranno costituite da: a) le quote versate annualmente dagli associati; b) una quota delle entrate connesse alle scommesse ippiche, che dovrà essere versata mensilmente dall’Amministrazione autonoma monopoli di Stato (AAMS); c) i proventi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi; d) una quota del «prelievo erariale unico», non superiore al 4 per cento del prelievo erariale unico (PREU) maturato nell’anno precedente (la norma peraltro precisa che la copertura di tale trasferimento di prelievo erariale alla Lega è assicurata dalle «maggiori entrate maturate annualmente», relativamente agli apparecchi e congegni da intrattenimento e divertimento); e) per intero, le imposte derivanti da tutti i giochi pubblici effettuati all’interno degli ippodromi, per la commercializzazione dei quali dovrà intervenire l’Agenzia delle dogane e dei monopoli che dovrà definire, entro il 1o marzo 2014, gli indirizzi di efficienza operativa (nella distribuzione dei giochi, standard dei locali, numero di apparecchi); f) il 50 per cento delle entrate erariali derivanti dall’introduzione di scommesse con vincita in denaro su eventi virtuali, assimilabili a corse ippiche.
Con l’articolo 9 è prevista l’adozione, entro due mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, di un decreto del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli per: a) la gestione delle scommesse ippiche attraverso l’istituzione di un totalizzatore unico; b) la revisione di criteri e modalità di gestione e di riparto delle risorse, derivanti da giochi e scommesse a totalizzatore, secondo i parametri ivi stabiliti; c) l’applicazione, sulla raccolta annuale delle scommesse a quota fissa, di un’imposta unica e di un prelievo destinato all’Unione, pari, rispettivamente all’1.5 per cento e al 3,5 per cento della raccolta netta complessiva annua.
Con l’articolo 10 si prevede che a decorrere dal 1o gennaio 2014, le quote delle entrate erariali ed extraerariali derivanti dai giochi pubblici con vincita in denaro destinate originariamente 311 all’UNIRE, di cui ai commi 281 e 282 dell’articolo 1 della legge n. del 2004 (legge finanziaria per il 2005) sono destinate all’Unione. A partire dal 1o gennaio 2018 è soppresso il contributo previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera d).
L’articolo 11, infine, prevede, che le competenze e lo svolgimento   dell’attività tecnico-ippica dell’area «sella», già attribuite all’agenzia per lo sviluppo del settore ippico, e poi trasferite al Dicastero agricolo, sono attribuite alla Federazione italiana sport equestri (FISE)”.

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