“Come concessionari guardiamo con estremo favore all’azione di riordino su cui si sta lavorando, va ricordato però che sono almeno vent’anni che si sta parlando di questo tema andando in questa direzione. Siamo d’accordo sul fatto che si possano accettare norme anche più severe a fronte di una maggiore stabilità e certezza delle norme, stabilità che rappresenta un fattore positivo per l’industria di settore. L’altra buona notizia è che si conferma la validità di un modello che vede lo Stato in posizione di controllo sui comportamenti dell’industria. Su questo punto però va fatta chiarezza e riconoscere il ruolo di autorità come quella dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e sul significato della riserva statale. Se pensiamo al dibattito tra Regioni e Stato sulle norme, sul contrasto tra le leggi statati e quelle regionali dobbiamo chiederci quando si è deciso di fare a meno della riserva statale? Se lo Stato fa delle norme e le Regioni altre come possiamo pensare ad una situazione di equilibrio e chiarezza? Mi chiedo perché, quando si parla di gioco, si solleva sempre ‘una questione emotiva’.

L a situazione richiede oggi un atto di coraggio sul ruolo dello Stato. O si raggiunge un accordo tra le parti e ciascuno si mostra disposto a cedere un ‘pezzettino’ o si va necessariamente verso la deriva del mercato in direzione dell’illegalità. Se ‘chiudiamo’ il settore in una ottica proibizionista pensiamo di poter davvero evitare che gli italiani giochino? Io credo di no. Se vogliamo una soluzione dobbiamo cedere qualcosa, mi pare però che ci siano ancora distanze incolmabili tra Enti locali e Stato. Da 20 anni ci dibattiamo sul tema, ma qualcuno ha mai pensato al consumatore? Non si può scambiare il consenso politico con la tutela del consumatore. Non si può fare politiche sulla pelle del gettito erariale”

Lo ha detto Giuliano Frosini (in foto), pubblic affairs IGT, intervenendo al seminario pubblico “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio”, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con IGT.