“L’esigenza di riordinare il settore dei giochi è importante, fondamentale e stringente, anche per ciò che è accaduto ultimamente con la pandemia. E’ chiaro che a differenza delle norme che riguardano i tributi tradizionali la delega ha anche aspetti di natura amministrativa, sociosanitaria e di contrasto all’illegalità. E’ importante che ci sia la conferma della coesistenza tra il regime concessorio e quello autorizzatorio. Il modello italiano ha una funzionalità particolare ed è di riferimento a livello internazionale. Ci sono diversi principi nella legge delega e tutti mirano alla piena tutela di tutti i soggetti coinvolti nel settore, ma in primis servono a garantire la tutela degli individui vulnerabili. Nella legge delega è di grande importanza l’obbligo formativo da parte di chi esercita l’attività di gioco. Molto rilevante è anche il tema dei luoghi fisici e dei giochi online. Sul fisico c’è il problema del distanziometro, che essendo stabilito in autonomia dalle regioni crea una difficoltà. Con la legge delega si vogliono dare certezze agli operatori e per farlo servono norme uniformi. Sull’online, dove è più complesso e difficile tutelare i giocatori, bisogna distinguere i domini .it da quelli .com. In generale la razionalizzazione della rete di gioco dovrà portare effetti positivi per tutti gli attori della filiera. Ricordo che nel 2022 la raccolta del gioco pubblico ha superato gli 11 miliardi di euro, questo evidenzia quanto il settore sia importante. L’armonizzazione delle regole a livello nazionale è oggi imprescindibile”.

Lo ha detto la deputata di Fratelli d’Italia e sottosegretaria al Mef, Lucia Albano (nella foto), intervenendo al webinar “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività (I-Com) insieme a IGT.

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