Reggio Emilia. Presentata mozione per ridurre tasse a chi non installa slot

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(Jamma) Il consigliere comunale di Progetto Reggio Giacomo Giovannini torna sull’argomento “gioco d’azzardo” e presenta una mozione affinchè il Comune di Reggio Emilia dia un ulteriore segno di impegno fattivo su questo delicato fronte.

“Così come avviene per l’installazione delle antenne telefoniche, anche sul gioco d’azzardo lo Stato scarica sui Comuni i costi sociali mentre è molto capace nel riscuotere i milionari proventi derivanti da concessioni e giocate” ha detto il capogruppo del partito.
Giovannini ha quindi aggiunto che più volte, nelle sedi istituzionali “si è parlato di questo problema, chiedendo una regolamentazione più rigida, sotto il profilo urbanistico, riguardo l’insediamento di nuove sale, cosa che ha trovato attuazione nel nuovo regolamento edilizio, tanto che la nostra proposta specifica di non consentire le monetizzazioni dei parcheggi, ad esempio, è già stata ripetuta dal Comune di Milano”.
Secondo il consigliere, ora è tempo di “compiere un passo ulteriore, poiché questo grande business ha ripercussioni anche nei locali pubblici che installano poche macchine: numerosissimi sono infatti i casi di furti nei bar causati dalla presenza delle slot, così come stanno aumentando i casi di conflittualità tra gestori e clienti o addirittura di piccoli o grandi reati da dipendenza dal gioco d’azzardo dei clienti stessi”.
In quest’ottica, per Giovannini, “gli esercenti potrebbero essere interessati a rinunciare all’integrazione del proprio reddito tramite le slot, se ad esempio si proponesse loro un progetto di riduzione delle tasse locali. Contestualmente, riteniamo necessario sostenere una iniziativa politica diffusa che parta dal basso per sostenere una diversa legislazione e maggiori poteri ai sindaci in materia come quella avviata dalla Legautonomie della Lombardia”.
A questo riguardo Progetto Reggio ha presentato una mozione sulla questione, “affinchè il nostro Comune dia un ulteriore segno di impegno fattivo su questo delicato fronte”.

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