Pagani (Pd): “Il condono alle slot, una vera vergogna”

(Jamma) «Una vergogna, uno schiaffo morale a tanti uomini, donne, giovani e famiglie rovinate dal gioco». Non usa mezzi termini, il consigliere regionale del Pd Beppe Pagani per sottolineare il “condono” deciso dal governo nei confronti delle società che gestiscono il gioco on-line. «Trovo del tutto inopportuno che nel provvedimento di cancellazione dell’Imu sulla prima casa – dice Pagani in una nota – sia stato inserito lo stravagante provvedimento che abbuona quasi due miliardi di euro alle più importanti società che gestiscono le slot machine. Sono totalmente contrario a questa sciagurata decisione e chiedo al Governo di ritirarla o di modificarla escludendo le società delle slot machine da ogni provvedimento di condono». Poi Pagani ricorda l’iter della vicenda che oggi fa discutere: «Nel febbraio dello scorso anno – ricorda Pagani – una sentenza della Corte dei Corti condannò le 10 maggiori concessionarie di slot machine e due dirigenti dei Monopoli a risarcire 2,5 miliardi di euro. Si tenga presente che, nel dibattimento, la stessa Procura della Corte dei Conti aveva chiesto addirittura una penale di 98 miliardi. La contestazione verteva sul fatto che le slot avrebbero dovuto collegarsi ad un cervellone centrale gestito dalla Sogei, (società di servizi informatici del ministero dell’economia) al fine di quantificare l’esatto ammontare delle entrate derivanti dal gioco. Collegamenti che, però, nella maggior parte dei casi non erano in funzione». Poi Pagani prosegue: «Secondo stime fatte all’epoca, tra il 2004 e il 2006, su poco più di 200 mila apparecchiature, quelle non collegate in rete erano 130 mila. I 98 milioni di euro richiesti dalla Procura della Corte (determinati dalla penale di 50 euro per ogni ora non collegata per ogni slot machine) furono poi ridotti, con la sentenza del 17 febbraio 2012 ed in seguito ad un provvedimento del Governo Prodi a 2 miliardi e mezzo, cifra molto minore, probabilmente anche più ragionevole, ma certamente dovuta. Ora per reperire risorse da compensare il mancato gettito dell’Imu – sottolinea il consigliere regionale del Pd – si è fatto ricorso tra l’altro ad un condono contabile approvato dall’allora governo Berlusconi con la Finanziaria del 2006: la possibilità cioè di sanare la propria posizione con il pagamento fino al 30% della somma contestata. Se così fosse – conclude la sua nota Beppe Pagani – le 10 maggiori società di slot machine se la caverebbero con la modica e ridicola cifra di 700 milioni».

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