Maroni, Lombardia: “Su gioco si รจ fatto troppo poco, abbiamo il dovere di intervenire”

Lombardia, questi i punti chiave del progetto di legge sul gioco d’azzardo presentato in Consiglio regionale
Lombardia. Beccalossi (ass. Territorio): “Alla ricerca di adesioni per supportare la Regione nella regolamentazione del settore del gioco”
Bubbico (Vice ministro Interno): “Intervenire in materia di giochi sia sotto il profilo normativo che della prevenzione”

 

(Jamma) โ€œSiamo intervenuti sul settore del gioco seguendo il principio alla base del nostro lavoro: non tutto ciรฒ che รจ fatto in Lombardia รจ di competenza della Regione, ma tutto ciรฒ che avviene in Lombardia ci interessaโ€. Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, aggiungendo che โ€œqui cโ€™รจ una situazione grave, che rovina intere famiglie, e abbiamo il dovere morale di interevenire dove possiamo con la nostra competenza, e sollecitare lโ€™intervento del Parlamento nella parte di sua competenza. Siamo davanti a un problema serio, su cui finora si รจ fatto troppo pocoโ€.

La nostra e’ una legge regionale che vorremmo diventasse nazionale, percio’ la proporremo al Parlamento. La Lombardia non deve essere lasciata sola, dove finiscono le competenze regionali ci vuole un quadro nazionale. Le proposte chiedono orari certi per lo spegnimento dei server a livello nazionale, lotta contro l’evasione e contro il gioco dei minori. Infine chiediamo che il 30% dei proventi in termini fiscali siano restituiti ai comuni”, conclude Maroni.

 

Ecco i punti salienti del pdl: le slot non potranno essere ospitate in locali pubblici tropo vicini a scuole e punti di ritrovo per i giovani; i locali che rinunceranno alle slot beneficeranno d’incentivi e di agevolazioni di vario tipo; gli apparecchi dovranno essere dotati di dispositivo di lettura della tessera sanitaria (anche se sul punto ci sono dei dubbi: i turisti non avrebbero diritto nemmeno a una giocatina fugace). E poi: divieto di pubblicizzare il gioco e materiale informativo sui rischi delle patologie da diffondere attraverso le Asl. Multe salatissime, infine, per i trasgressori: fino a 25mila euro per gli esercenti che non rispetteranno le cautele.