Lupi (consigl.reg. Lazio): ‘Gioco lontano dalle aree sensibili’

(Jamma) “La legge contro la ludopatia, licenziata lo scorso venerdì dalla Commissione Politiche Sociali e Salute, con un finanziamento per il trienno 2013/2015 di 150 mila euro e approvata ieri in Consiglio Regionale, – ha dichiarato il Consigliere regionale Simone Lupi, cofirmatario della stessa – “è il risultato di un lavoro sinergico di tutta la Commissione Sanità e per questo ringrazio il Presidente, On. Rodolfo Lena e tutti componenti, proprio in virtù dell’importanza dell’argomento”.

“Secondo alcune stime americane, la ludopatia può interessare il 2-4% della popolazione, ed è dunque da considerare come un problema di salute pubblica, una vera e propria patologia da dipendenza a più rapida crescita tra i giovani e gli adulti; ecco dunque che serve uno strumento normativo che dia agli Enti locali la possibilità di disciplinare il fenomeno della diffusione delle macchinette di videopoker fornendo, per esempio, i giusti riferimenti legislativi per il rispetto delle distanze del posizionamento delle stesse rispetto alle scuole o ai centri di aggregazione giovanile, o per mettere in atto azioni sanzionatorie dai cui poter trarre entroiti, utili per prevenire fenomeni devianti del gioco e fare una corretta formazione per gli operatori e la stampa e la diffusione di materiale informativo sui rischi correlati al gioco da distribuire presso gli esercizi commerciali, nonchè mettere in atto un sistema premiante per tutti quegli esercizi che scelgono di non installare le slot – machine”.

“Insieme ai Comuni, – prosegue il Consigliere Lupi – le ASL sono chiamate ad un ruolo attivo nella promozione di iniziative di formazione per il personale operante nelle sale da gioco proprio per prevenire gli eccessi del gioco con il riconoscimento delle situazioni di rischio e attraverso il personale adeguatamente formato, la realizzazione di test di verifica per valutare la dipendenza dei soggetti coinvolti”.

“Questa legge che disciplina la collocazione delle sale da gioco, tenedonle lontane da scuole, ospedali, luoghi di culto, insieme all’istituzione di un Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo – conclude Lupi – serviranno a prevenire i rischi della dipendenza patologica correlati al gioco d’azzardo, soprattutto in una fase di congiuntura economica negativa come quella che vive il nostro paese in questo momento, che crea nuova povertà proprio perché tante persone che si trovano in una situazione di difficoltà economica vengono attratte dal miraggio delle vincite facili e invece vengono solamente attirate in un vortice negativo che aggiunge disagio a disagio”.