“Il gioco ĆØ un fenomeno che crea dipendenza e malati. Ci sono tre interessi nel gioco, che non vanno di certo mano nella mano. Dunque ci vuole una politica nazionale unica, basata su una strategia. Le politiche fatte per contenere il fenomeno della ludopatia sono state caratterizzate da uno scontro tra le scelte nazionali e quelle regionali e comunali. Questo non può essere, la politica sul gioco che fanno gli enti locali la pagano infatti i concessionari e lo Stato. Sono d’accordo con la responsabilizzazione degli operatori, ĆØ una cosa bellissima, però francamente non basta. Bisogna fare qualcosa di più. Penso non sia cosƬ difficile prevenire e combattere la dipendenza da gioco. La battaglia va fatta contro il gioco illegale, sulla strada e online. Ormai le awp sono un po’ la preistoria, si va molto di più sulle vlt. Per eliminare la ludopatia si deve puntare sulle vlt. Queste possono avere dei profili di gioco che vengono determinati in maniera centralizzata, giĆ  adesso ĆØ cosƬ. Si possono creare dei profili che evitano la ludopatia. Deve essere possibile identificare il giocatore tramite una sorta di codice anonimo, cosƬ determinando il tempo massimo di giocata e l’intensitĆ  gli si può impedire di cadere negli eccessi”.

Lo ha detto Giovanni Kessler (nella foto), giĆ  direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, intervenendo alla prima tappa del tour “Lottomatica Talks” sul tema della responsabilitĆ  e della tutela dei consumatori, tenutasi presso la Camera di Commercio di Trento.