L’Osservatorio del ministero della Salute sul gioco d’azzardo, a conclusione del mandato triennale 2019-2022, ha presentato un lavoro che riassume una intensa e accurata attività di analisi e monitoraggio che ha portato tutto l’Osservatorio a indicare un quadro coerente di regole, contenuti e missioni per la presa in carico del Disturbo da gioco d’azzardo (Dga).

Il documento è stato definitivamente approvato il 2 dicembre scorso ma non è stato divulgato, inspiegabilmente, dal Ministero della Salute. Il documento presenta delle raccomandazioni in forma di sette tesi. Nell’ordine: la funzione dell’osservatorio, le attività svolte in riferimento alla programmazione delle Regioni, i servizi sociosanitari nel biennio della pandemia da Covid-19, il Bilancio della maturazione delle attività nelle regioni e dunque nei SSN, per un sistema di supporto all’analisi dei dati e per un repertorio delle informazioni per il ministero della salute, la necessità di un criterio unitario per valutare la coerenza tra gioco pubblico e tutela della salute, raccomandazioni di fine mandato.

Solo a lavoro concluso dell’Osservatorio, ovvero nel dicembre scorso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno trasferito i dati sulle attività di gioco al Ministero della Salute, questi serviranno ad una analisi dei dati epidemiologico divisi per cluster. Questi dati e il loro utilizzo sono stati oggetto di un intenso dibattito tra gli operatori che si occupano di dipendenze, anche in considerazione di una possibile loro diffusione anche in forma aggregata. 

La funzione dell’Osservatorio, come è stato ricordato, è di tipo consultivo, ovvero coadiuvare per adottare una decisione nel modo migliore. I pareri formulati si collocano nella fse istruttoia del procedimento che adotterà gli atti dell’amministrazione e regolazione. L’Osservatorio, poi, ha cercato di promuovere una visione comune fondata da una visione comune fondata su acquisizioni scientifiche e rendiconto di esperienze. È emerso che la pandemia, nell’ultimo triennio, ha messo sotto pressione il sistema sanitario ma è risultato evidente anche uno scenario imprevisto: l’ISS ha registrato una remissione spontanea del sintomo ma non una fuoriuscita dall’addiction. Da qui il documento approvato il 23 giugno 2021 con le raccomandazioni alle Regioni per la prevenzione del DGA e del riacutizzarsi della pandemia. Nell’arco del triennio di attività, come emerge dalla relazione conclusiva, l’Osservatorio ha avviato una attività di elaborazione di standard e indicatori uniformi per le migliori azioni di contrasto al fenomeno del GAP. La questione ‘spinosa’ hanno osservato i componenti dell’Osservatorio resta quella dei dati. L’industria, hanno detto, e in particolare Sogei dispongono dei dati, molti dei quali sono dati sensibili, come nel caso delle giocate online. Queste informazioni, che potrebbero essere usate per operazioni di marketing, potrebbero essere usate anche per analisi epidemiologiche. Il Ministero ha rinnovato la richiesta di questi dati a Sogei e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e quindi ne è venuto in possesso, quando ormai i lavori dell’Osservatorio si era concluso. L’Osservatorio si propone anche l’individuazione di un criterio unitario per valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo in una logica di coerenza tra gioco pubblico e tutela della salute.

Le raccomandazioni finali, a conclusione dell’attività dell’Osservatorio, sono nell’ordine:

gerarchizzare in base al valore pubblico primario, ovvero nell’ordine: Salute, Sicurezza pubblica, fiscalità e tutela dell’attività di impresa, Aggiornare le linee Guida del DGA per tutto l’arco delle attività assistenziali, Presa in carico della famiglia impattata dal comportamento di gioco d’azzardo, considerare la famiglia come prima vittima, valorizzare l’apporto delle Associazioni.

Ma sia avrà un nuovo Osservatorio? Nelle scorse settimane, in occasione di un evento presso l’Istituto Superiore di Sanità, si è avuta notizia circa l’intenzione del Ministero di costituire l’osservatorio. Sui tempi al momento non si hanno certezze. Per arrivare al nuovo Osservatorio serve la firma di un Decreto interministeriale (Salute e Mef), quindi una selezione dei componenti e successivamente il decreto. Il rischio è che passino comunque diversi molti mesi e nel frattempo il Governo e gli enti locali deliberino senza tener conto delle indicazioni dell’Osservatorio.

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