Lombardia, l’ass. Beccalossi scrive a Napolitano: ‘Scenda in campo in prima persona contro la ludopatia’

(Jamma) “Ho inviato oggi una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedergli di intervenire in prima persona contro il problema della ludopatia e del gioco d’azzardo patologico”. Lo ha fatto sapere Viviana Beccalossi, assessore al Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia e team leader del gruppo di lavoro per la Legge contro le ludopatie. “C’è chi, in queste ore – ha detto Beccalossi – chiede al presidente di occuparsi di lotte di potere tra gruppi economici che, concretamente, poco hanno a che fare con la vita quotidiana dei cittadini. Io, invece, mi permetto di farlo ritenendo che l’autorevolezza di Giorgio Napolitano possa servire a combattere un problema che affligge migliaia di pensionati, disoccupati, madri e padri di famiglia’. “Pochi giorni fa – scrive Viviana Beccalossi – proprio mentre la Giunta presentava due iniziative di contrasto alla ludopatia, è arrivata da Ischia la notizia del suicidio di un giovane ragazzo disperato per i debiti contratti col gioco. L’ennesimo episodio che ci testimonia quanto esteso sia il fenomeno, soprattutto con l’aggravarsi della crisi economica che ha colpito tanti italiani”.  A tal proposito la Giunta regionale ha varato una Proposta di Legge per approvare alcuni criteri di propria competenza, come la distanza minima di 500 metri delle sale gioco dai luoghi sensibili, la creazione di un marchio ‘slot free’ per gli esercizi che rinunceranno all’installazione delle macchinette, la collaborazione con le Asl per garantire attività di prevenzione e cura, l’obbligo per gli operatori del gioco di conseguire un patentino che ne attesti la conoscenza e il rispetto delle normative. Inoltre, Regione Lombardia propone al Parlamento l’attivazione di altre misure, come il contemporaneo spegnimento dei server di nazionali per regolamentare gli orari di gioco, la lotta all’evasione fiscale e la severa applicazione dei divieti ai minorenni, utilizzando la tessera sanitaria per accedere alle macchinette secondo il sistema già collaudato per i distributori di sigarette. “Il mio augurio – conclude Viviana Beccalossi – è che il presidente Napolitano, scendendo in campo in prima persona per sensibilizzare il Parlamento e le istituzioni, possa dare il contributo decisivo in questa partita, sapendo che in paese civile non si possono chiudere gli occhi solo perché il gioco contribuisce sostanzialmente alle casse statali”.

Ecco il testo integrale della lettera

Egregio Presidente,

Le scrivo questa breve lettera conoscendo il Suo rigore morale e il grande amore per il nostro Paese e per tutti gli italiani che da sempre La contraddistingue. Mi permetto infatti di rivolgermi a Lei, prima ancora che da rappresentante di un’Istituzione, da cittadina e da madre di famiglia. Ludopatia, Grave Fenomeno Sociale – Giovedì 4 luglio, mentre mi accingevo in veste di assessore al Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia, a presentare alcune proposte per normare il tema del gioco d’azzardo e prevenire il problema delle ludopatie, giungeva da Ischia, a pochi chilometri dalla Sua città, la notizia del suicidio di un giovane di soli 19 anni. L’ennesimo triste episodio riconducibile alla disperazione per aver contratto debiti giocando. L’ennesimo fatto di cronaca che con preoccupante cadenza, in ogni zona del Paese, ci testimonia quanto esteso e grave stia divenendo il fenomeno, soprattutto con l’acuirsi della crisi economica che ha colpito tanti italiani. Autorevoli studi supportati dalle statistiche, infatti, ci riportano un dato gravissimo: sempre più persone considerano il gioco come la risposta per uscire da una situazione di difficoltà e disagio, finendo spesso per diventarne dipendenti. Sempre più pensionati, disoccupati, padri e madri di famiglia perdono tutto, anche la dignità, nell’illusione di migliorare la propria vita con un colpo di fortuna che non arriverà mai. Siamo tutti perfettamente consapevoli che il sistema dei giochi legali rappresenti una importante forma di guadagno per le casse dello Stato, ma sono fortemente convinta che un Paese che si dica veramente civile e democratico non possa permettere ai propri cittadini di superare il limite dell’eccesso solo perché sull’altro piatto della bilancia si trovano risorse per aggiustare i propri conti economici. Se da piacevole divertimento il gioco si trasforma in pericolosa dipendenza, credo sia un dovere dello Stato porre un freno a questo fenomeno sempre più diffuso. Proprio in virtù di ciò, Regione Lombardia ha presentato un Progetto di Legge regionale, a cui affiancare una Proposta di Legge al Parlamento, per cercare di intervenire con azioni di informazione e prevenzione prima ancora che con regole e divieti. Madre Teresa di Calcutta diceva che “Ogni cosa che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. È per questo che faccio appello alla Sua autorevolezza e alla Sua sensibilità, chiedendoLe di intervenire personalmente, nelle forme che riterrà eventualmente più opportune, per lanciare al Parlamento, alle istituzioni e ai nostri concittadini un messaggio forte su questo tema.

Ringraziandola fin d’ora per quanto vorrà e potrà fare,

La saluto cordialmente.

Viviana Beccalossi.