Imu e sanzioni slot. Capurro ( Regione Liguria) : “Liguria prenda posizione contro proposta sanatoria”

 

(Jamma) Il consigliere regionale Armando Ezio Capurro ha presentato una interrogazione urgente al presidente della giunta Claudio Burlando per sapere quali iniziative intende intraprendere per cercare di dissuadere il Governo nel concedere il condono alle concessionarie di slot machine.

Capurro nel 2012 è stato promotore della proposta di legge, poi approvata all’unanimità dal consiglio regionale, che regola l’apertura delle sale gioco mettendo così un freno ad un’attività che negli ultimi anni ha visto, soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione, aumentare il numero delle persone affette da ludopatia.

“Un provvedimento vergognoso che – afferma Capurro – oltre risultare dannoso per le casse dello Stato, suona come una profonda ingiustizia nei confronti di tutte quelle persone oneste che rispettano le leggi e pagano le tasse”.

Nel 2008 una sentenza della Corte dei Conti ha stabilito che le dieci potenti concessionarie di slot machine presenti in Italia hanno causato una danno all’erario pari a 98 miliardi di euro e che tale somma deve essere risarcita.

In seguito, nel 2012, la Corte dei Conti, dopo il ricorso presentato dalle concessionarie e delle nuove nome entrate in vigore, ha condannato le concessionarie e due dirigenti dei Monopoli a risarcire 2,5 miliardi euro.

“Mi pare che si tratti di “uno sconto” – continua Capurro – ragguardevole credo che andare oltre sia immorale”.

Purtroppo per quanto riguarda il decreto Imu approvato recentemente dal governo presieduto da Enrico Letta, tra le fonti di copertura dell’abolizione dell’imposta sulla prima casa, i tecnici del ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, hanno fatto riferimento a circa 700 milioni di euro che dovrebbero arrivare da un condono contabile approvato dall’allora governo Berlusconi con la Finanziaria del 2006.

“Tale decreto – conclude Capurro – prevede la possibilità di sanare la posizione con il pagamento fino al 30% della somma contestata, se ciò dovesse accadere dei 98 miliardi contestati nel 2008 lo Stato incasserebbe solo 700 milioni: un’autentica farsa”.