Gioco. Imu, bocciati tutti gli emendamenti in materia di gioco

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(Jamma) Le  Commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno considerato inammissibili tutti e dieci gli emendamenti al decreto Imu che in misura differente prevedevano maggiori entrati dal settore giochi.

Il primo emendamento dichiarato inammissibile è stato presentato dagli onorevoli di Sel Paglia, Lavagno, Ragosta, Boccadutri, Melilla e Marcon che proponevano di reperire maggiori risorse incrementando di 0,5 punti percentuali la misura del prelievo erariale unico e per ridurre di 0,5 punti percentuali la quota della raccolta lorda destinata al compenso per le attività di gestione ovvero per i punti vendita.

E ancora dichiarati inammissibili altri 8 emendamenti presentati dagli onorevoli della Lega Nord e Autonomie Fedriga e Guidesi che in ogni proposta prevedevano che: ‘Il Ministero dell’economia e delle finanze — Agenzia delle dogane e dei monopoli, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, adotta misure in materia di giochi pubblici on line, lotterie istantanee e apparecchi e congegni di gioco, utili al fine di assicurare, con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla medesima data di entrata in vigore, il reperimento delle maggiori entrate di cui al presente articolo”.

Infine, ricordiamo, bocciato anche l’emendamento del Movimento 5 Stelle che prevedeva: “Al fine di evitare ulteriori consistenti danni erariali l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli controlla in modo autonomo e diretto la rete telematica a cui sono collegati gli apparecchi da gioco dei concessionari pubblici” presentato dagli onorevoli Ruocco, Barbanti, Cancelleri, Pisano, Pesco, Castelli, Caso, Cariello, Sorial, D’Incà, Currò e Brugnerotto

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