“La lobby dell’azzardo è abbastanza pesante in Italia. Nel 2020 il gioco online ha superato il gioco fisico e la tendenza continuerà a essere questa. Il gioco online complica lo scenario per gli enti locali, prima di tutto perchè il target ringiovanisce di molto, con il rischio di gioco minorile, e poi perchè ci sono tantissime difficoltà nei controlli. L’unica possibilità che abbiamo è quella di costruire una consapevolezza sull’azzardo, facendo capire che non è un gioco. Noi dobbiamo cercare di ottenere i numeri sul gioco, questo è fondamentale per avere un controllo sul territorio e intercettare le criticità. Per avere questi numeri possiamo scrivere ad ADM e impiegare l’applicativo SMART. Gaming & loot box, cryptovalute e trading online sono le nuove frontiere dell’azzardo. Il gioco legale è ormai pesantemente infiltrato dall’illegalità e se continuiamo a promuovere il gioco legale contribuiamo a creare la platea di possibili soggetti dipendenti che poi si andranno a cercare il gioco ovunque, legale o illegale che sia. La Commissione Nazionale Antimafia lo scorso novembre ha reso noto che l’introito da gioco d’azzardo rappresenta oggi la prima voce d’entrata per le mafie, superando anche il traffico di stupefacenti. Sono 8 anni che aspettiamo le AWP-R. Oggi dobbiamo puntare su: una legge di riordino del settore condivisa tra tutti gli attori coinvolti, con la salute dei cittadini al centro; riduzione dell’offerta e dell’eccessiva facilità di accesso al gioco; limitazione della pericolosità dei giochi; stop alle proroghe e alle deroghe delle concessioni; maggiore chiarezza sulle norme; stop all’inserimento di provvedimenti legati all’azzardo nel milleproroghe e in altri decreti d’urgenza; diffusione di una cultura della pericolosità; semplificazione delle procedure per l’ottenimento dei dati sul gioco, che in passato erano facilmente consultabili”.
E’ quanto dichiarato da Massimo Masetti, vice sindaco di Casalecchio di Reno (BO), nell’ambito del primo appuntamento del ciclo di due seminari online “Praticare legalità e trasparenza. Il ruolo degli enti locali e delle regioni” – organizzato da Avviso Pubblico – dal titolo “Gioco d’azzardo nel 2022 tra giurisprudenza e assenza di una legge organica. Presentazione del Dossier di Avviso Pubblico sulle sentenze dei Tar”.
E’ quindi intervenuto Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, che ha aggiunto: “Più c’è offerta e più c’è domanda di gioco. Non siamo per il proibizionismo perchè riteniamo che questo sarebbe un grande regalo al gioco illegale. Nel 2016, anno in cui abbiamo introdotto il nostro regolamento, il gioco è cresciuto ma la metà di quanto accadeva prima. Negli anni successivi è addirittura calato per la prima volta il valore del gioco fisico in città. Così è stato fino al 2019, poi è arrivato il Covid con le varie chiusure e il gioco in presenza si è fermato. In seguito alla riapertura delle attività il gioco terrestre ha avuto una parziale risalita, ma siamo comunque sotto del 30% rispetto ai livelli del 2018. Nel frattempo è esploso il gioco online e come noto è molto difficile sapere quanto si spende in rete. Il problema, quindi, non è risolto, ma solo spostato. Alcuni provvedimenti comunali possono ridurre l’offerta, se accompagnati da politiche di sensibilizzazione producono dei risultati. Tutto quello fatto sul fisico, però, è inservibile online. E’ quindi fondamentale aggiungere strumenti per il contenimento specifico del gioco d’azzardo a distanza, un’idea potrebbe essere quella di permettere di giocare solo a chi fornisce lo SPID, in questo modo almeno i minorenni sarebbero tagliati fuori. L’intesa in conferenza unificata era significativa e positiva, riduceva fortemente l’offerta, ci aspettavamo diventasse legge, oggi purtroppo siamo molto più indietro. Se il legislatore non mette in conto di avere una diminuzione di gettito non ne usciamo”.