Giuliano Frosini (nella foto), Senior Vice President di IGT, durante il talk “Il contributo privato alla valorizzazione” organizzato da “The Watcher Post” ha dichiarato: “Destinare una parte degli utili erariali prodotti dai giochi al sostegno di attività culturali, un’esperienza che viene già fatta all’estero in molti paesi. Lavoro per un’azienda del settore delle lotterie pubbliche, molto contrastato in questo momento ma che ha avuto storicamente un ruolo di sostegno al patrimonio artistico. Sin dal 1996 la legge Veltroni aveva destinato una porzione degli utili del gioco del Lotto al sostegno e alla valorizzazione del patrimonio artistico. Una grande parte delle straordinarie bellezze che oggi possiamo visitare e che abbiamo recuperato, come la Cappella degli Scrovegni a Padova e la Reggia di Caserta, sono state restaurate con questi fondi. Successivamente, anche per via del contrasto abbastanza evidente che si è creato sul gioco pubblico l’intervento si è progressivamente affievolito, fino a quando, nel 2018, il decreto Dignità ha vietato definitivamente la possibilità ad alcuni settori di intervenire a sostegno di numerose. Nel 2006, quando furono organizzate le Olimpiadi di Torino, il Comitato organizzatore Toroc si trovò con un buco di bilancio. Fu autorizzata la destinazione di una piccola porzione degli utili di un Gratta e Vinci dedicato proprio a Toroc: questo piccolo sodalizio di qualità consentì di ripianare il debito e realizzare anche alcune plusvalenze. Credo sia il caso di riprendere meccanismi di questo genere”.

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