La Direzione Generale delle Imprese per il Ministero dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale francese, ha notificato alla Commissione europea un provvedimento supportato dal disegno di legge per regolamentare l’influenza commerciale e combattere gli eccessi degli influencer sui social network.
Tale disposizione chiarisce il ruolo dei fornitori di piattaforme online e dei prestatori di servizi di hosting nel controllo dell’influenza commerciale online.
I prestatori di servizi di hosting dovranno istituire meccanismi di segnalazione conformi alle condizioni stabilite nel regolamento (UE) 2022/2065.
I fornitori intermediari di servizi dovranno rendere pubbliche relazioni sulle loro possibili attività di moderazione dei contenuti alle stesse condizioni previste dal regolamento (UE) 2022/2065.
Il coordinatore per i servizi digitali garantirà, al momento della nomina dei segnalatori di fiducia, che soddisfino le condizioni stabilite dal regolamento (UE) 2022/2065 e agirà anche in particolare contro le violazioni delle disposizioni degli influencer PPL, del codice del consumo, del codice della sanità pubblica o del codice della proprietà intellettuale.
Le autorità nazionali dovranno mettere a disposizione dei prestatori intermediari, almeno ogni sei mesi, l’elenco dei siti Web che promuovono beni o servizi considerati illegali sotto gli influencer PPL.
La proposta mira in sostanza a porre fine alle truffe e ad altri abusi di alcuni influencer sui social network. Infatti, la moltiplicazione degli influencer sui social network ha portato ad abusi nella promozione di oggetti, forniture o servizi. Tra questi abusi, gli esempi si accumulano pericolosamente. Promozione dei “farmaci” contro il cancro; prodotti cosmetici che causano perdita di capelli o macchie rosse sul corpo; promozione di prodotti venduti per diverse decine di euro che si possono trovare per pochi centesimi su siti noti (truffa che abusa della tecnica della vendita diretta meglio conosciuta come “dropshipping”); iscrizione a corsi di formazione medica o estetica in Messico; abuso dell’account di formazione personale (CPF); abbonamenti a falsi pronostici sportivi; prodotti acquistati e pagati ma mai consegnati […].
L’influenza di queste personalità, gli influencer, a volte seguiti da diversi milioni di persone su piattaforme come Instagram, Tiktok o Snapchat, e soprattutto dai giovani, spesso minorenni, si basa sulla vicinanza sentita tra loro e il loro pubblico. Così, la relazione falsamente intima sviluppata da questi influencer rassicura chi li segue grazie al sentimento a volte fuorviante di trasparenza, onestà, vicinanza e benevolenza nei loro confronti, e li pone così nella situazione di vedere le loro decisioni di acquisto determinate dalle indicazioni degli influencer.
Il concetto di “influenza” non dovrebbe tuttavia essere limitato a personalità note a livello nazionale, ma anche esteso ai “micro influencer” che hanno pochi follower ma le cui pubblicazioni problematiche possono altrettanto facilmente fare vittime.
L’obiettivo di questo disegno di legge è quello di creare e rafforzare un sistema legale che possa sia potenziare che sanzionare, se necessario, tutti gli influencer, le loro agenzie, gli inserzionisti e le piattaforme di distribuzione, al fine di rafforzare la protezione degli utenti dei social network e dei consumatori.