Il Senato francese ha approvato un disegno di legge per l’istituzione di nuovi casinò nei comuni con attività ippiche storiche .Ad oggi l’istituzione di casinò è consentita solo nelle località balneari o termali o in alcune grandi città.
Le città con un patrimonio ippico avranno presto le loro ruote della roulette, le loro slot machine e i loro tavoli da Black Jack? Il Senato francese ha approvato con una votazione per alzata di mano e in prima lettura, una proposta di legge che prevede una nuova deroga al principio di divieto del gioco e del gioco d’azzardo.Questo testo consentirebbe l’istituzione di casinò nei comuni con un’attività ippica storica, in particolare Saumur (Maine-et-Loire) e Arnac-Pompadour (Corrèze).L’Assemblea deve ora esaminare il disegno di legge.
Finora l’istituzione di case da gioco viene autorizzata solo nelle località balneari o termali e in alcuni comuni con più di 500.000 abitanti. L’estensione di questa deroga attirerebbe più turisti.
Il disegno di legge iniziale della parlamentare Catherine Deroche (LR) mirava a “ridurre le disuguaglianze territoriali per l’apertura dei casinò” con particolare riferimento ai due comuni del Maine-et-Loire e della Corrèze che hanno un patrimonio ippico storico. È stato quindi modificato in commissione su iniziativa del relatore François Bonhomme (LR) e il suo campo di applicazione è stato esteso ai comuni che ospitano il sito storico del Cadre Noir (Saumur), dove il progetto è in cantiere da 30 anni, o uno dei tredici allevamenti nazionali di Saint-Lô, Lamballe, Pin , Hennebont, Lion d’Angers, Roche-sur-Yon, Pompadour , Villeneuve-sur-Lot, Aurillac, Pau-Gelos, Uzès, Rosières-aux- Saline e Cluny.
Il testo prevede che il comune sia sede di una società ippica e abbia organizzato “almeno dieci manifestazioni equestri di respiro nazionale o internazionale all’anno tra il 1° gennaio 2018 e il 1° gennaio 2023”.Il Senato ha inoltre adottato in seduta un emendamento che consente anche l’apertura di un casinò per dipartimento di frontiera, in una città classificata come comune turistico.
L’apertura di un casinò municipale in Francia è vietata in linea di principio.Tuttavia, alcune categorie di comuni possono ospitare un casinò in via eccezionale. Si tratta principalmente di comuni classificati come balneari, termali, climatici, turistici o capoluoghi di agglomerati con più di 500.000 abitanti dotati di specifici istituti culturali, come “un’opera, un’orchestra nazionale o ‘un centro di prosa’. La città di Parigi risponde a un regime speciale.
L’apertura della deroga ai comuni con una significativa attività ippica, secondo i firmatari del disegno di legge , rivitalizzerebbe queste città. Il disegno di legge permetterebbe di “compensare la distribuzione iniqua di questi stabilimenti sul territorio” a vantaggio delle aree rurali “meno dinamiche”. Con questa legge i turisti potrebbero aumentare.
Nel 2019 era stata presentata una proposta simile ma “non era stata all’ordine del giorno” secondo la senatrice Catherine Deroche. All’epoca, Emmanuel Macron aveva sostenuto il sindaco di Saumur per l’installazione di un casinò. I senatori contano ancora sull’appoggio del Capo dello Stato per quanto riguarda la proposta 2023, arricchita da nuovi Comuni.Sul testo presentato al Senato il governo ha espresso un parere di precauzione, cioè non si oppone al testo, ma non si spinge fino a esserne favorevole.”Se non è fine a se stesso, questo disegno di legge consente (…) di andare oltree e di rispondere a una forte aspettativa dei territori interessati”, ha affermato Sonia Backès, Segretario di Stato incaricato .”Tuttavia,vorremmo che la formulazione di questo testo possa essere rielaborato al fine di consentire l’adozione di un criterio legato alla attività equestre e un criterio legato alla classificazione turistica della comunità”, ha aggiunto.
Attualmente ci sono 203 casinò in Francia, di cui 196 nella Francia continentale e sette all’estero.Il loro GGR (Gross Gaming Product), ovvero la quota di puntate, ammonta a più di 2,5 miliardi di euro l’anno.
