Firenze. M5S presenta mozione per aderire al manifesto no slot

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(Jamma) Anche Firenze preveda un bollino di qualità “liberi da slot machine” ed aderisca al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” . A porre all’attenzione del sindaco e giunta la questione del gioco d’azzardo è stato il capogruppo dell’IdV Giovanni Fittante che ha predisposto una mozione sull’argomento votata ieri all’unanimità in commissione Sviluppo economico. L’atto esorta anche a porre in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza gioco”. Nello specifico nella mozione viene chiesto al sindaco di utilizzare tutti i poteri e gli strumenti a disposizione dell’ amministrazione comunale per contrastare il gioco d’azzardo. “Chiedo – spiega Fittante- di intervenire sui regolamenti di Polizia locale, del commercio, della pubblicità e delle sale gioco per definire: a) gli orari di apertura delle sale gioco e per limitarne il numero delle installazioni; b) maggiori controlli della Polizia Locale sulle Sale Gioco e su coloro che le frequentano ai fini dei controlli sulla malavita organizzata; c) strumenti e modelli operativi informatici per conoscere sempre meglio il territorio ed i fenomeni che vi si manifestano”. La mozione invita anche a promuovere presso il Governo nazionale, il Parlamento ed il Governo regionale tutte le iniziative possibili ed idonee a fare sì che si arrivi all’approvazione di leggi che prevedano forti limitazioni a questo nefasto sistema del gioco d’azzardo”. L’Italia dei valori ha essa stessa presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per la quale si raccolgono le firme presso la segreteria generale del Comune di Firenze, presso le URP e presso tutti i consigli di Quartiere.(lb)

MOZIONE: affinché Firenze preveda un bollino di qualità “liberi da slot machine” ed aderisca al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” e ponga in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza da gioco

PROPONENTE: Giovanni Fittante

PRESO ATTO CHE il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa del futuro, altera i presupposti morali e sociali degli italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondanti sul lavoro, sulla fatica e sui talenti;

TENUTO CONTO che il gioco d’azzardo è purtroppo diventato la terza industria italiana con quasi 100 miliardi di fatturato e le famiglie italiane gli dedicano il 12% delle loro spese;

CONSIDERATO che lo Stato impiega 5/6 miliardi di euro che sono necessari per curare i dipendenti dal gioco d’azzardo patologico

CONSIDERATO che vi sono, in Italia, 15 milioni di giocatori abituali, due milioni a rischio patologico e circa 800 mila giocatori già patologici

VISTO che la dipendenza dal gioco è fortemente accresciuta dai nuovi giochi a risposta immediata, anche on line e che la crisi economica è un moltiplicatore di questo fenomeno poiché porta molte famiglie già in difficoltà ad impoverirsi ulteriormente tentando la fortuna per disperazione;

VISTO come la ludopatia ha ormai raggiunto costi generali e personali altissimi ed insospettabili, mettendo a repentaglio le relazioni sociali, disgregando i rapporti familiari, inghiottendo le risorse economiche e riducendo le famiglie alla disperazione e, in alcuni casi riportati dalle cronache, anche al suicidio

CONSIDERATO inoltre che spesso intorno ai luoghi del gioco d’azzardo si alimenta e prolifera la criminalità organizzata.

CONSIDERATO che i proventi economici che arrivano allo Stato “biscazziere” dalla sempre più frequente legalizzazione dei giochi d’azzardo, seppur a dispetto dei drammi sociali che ne derivano, devono essere calcolati al netto delle spese sanitarie occorrenti per curare i dipendenti dal gioco e per la lotta alla criminalità organizzata coinvolta in questo fenomeno

CONSIDERATO che in molti bar, locali ed esercizi commerciali è ormai usuale trovare slot machine dove spesso e volentieri pensionati o studenti passano intere giornate a sprecare i propri risparmi o, addirittura, la pensione

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

a prevedere, per i locali che decideranno di rinunciare ad ospitare al loro interno le slot machine, una sorta di bollino qualità, una certificazione di «locale libero da gioco patologico», riconoscendo loro forme di premialità;

ad aderire come Comune di Firenze al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” promosso da Terre di Mezzo e Legautonomie;

a porre in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza dal gioco patologico, mediante iniziative di sensibilizzazione educazione ed informazione;

all’utilizzo di tutti i poteri e gli strumenti a disposizione dell’ Amministrazione Comunale per contrastare il gioco d’azzardo. Nello specifico ad intervenire sui Regolamenti di Polizia Locale, del Commercio, della Pubblicità e delle Sale Gioco per definire: a) gli orari di apertura delle sale gioco e per limitarne il numero delle installazioni; b) maggiori controlli della Polizia Locale sulle Sale Gioco e su coloro che le frequentano ai fini dei controlli sulla malavita organizzata; c) strumenti e modelli operativi informatici per conoscere sempre meglio il territorio ed i fenomeni che vi si manifestano;

a promuovere presso il Governo nazionale, il Parlamento ed il Governo regionale tutte le iniziative possibili ed idonee a fare sì che si arrivi all’approvazione di leggi che prevedano forti limitazioni a questo nefasto sistema del gioco d’azzardo.

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