“Abbiamo sperato, ingenuamente, che il buonsenso portasse alla fine il consigliere Liverani al ritiro in commissione della proposta di allungare di quattro ore l’orario di apertura delle sale gioco di Senigallia, soggette al Regolamento comunale approvato all’unanimità (si sottolinea unanimità) dal Consiglio Comunale nel 2016. Invece no, il consigliere Liverani, imperterrito, non ha desistito nonostante alcuni suoi colleghi di maggioranza abbiano manifestato parere contrario”. Così in una nota il consigliere comunale di Amo Senigallia, Gennaro Campanile.

“E così in Consiglio comunale andrà la proposta del Consigliere Liverani (motivata dal fatto che in altre città non esiste un orario simile a quello di Senigallia!!). Anziché copiare il meglio Senigallia inizia pure a copiare il peggio. Chissà se al Consigliere Liverani piace la “Las Vegas Boulevard South”, con i giochi di azzardo 24h ore su 24h. Nel 2016 – prosegue la nota – ci fu un gran lavoro preliminare tra varie Commissioni Consiliari per raggiungere un accordo che limitasse all’orario 15-23 la possibilità di “giocare” consapevoli che la ludopatia non è una dipendenza limitata a pochi e da cui non si esce facilmente neanche dopo aver bruciato tutte le proprie risorse economiche, distruggendo non di rado famiglie. Come Assessore al Commercio e Finanze coinvolsi tutti gli enti ed associazioni possibili in modo da affrontare il problema nella sua complessità e vastità, non soltanto con l’orario ridotto ma anche, ad esempio, evitando la vicinanza di slot e VLT con le scuole e offrendo benefici a chi (bar, tabacchi, sale gioco) rinunciava ad installare nel proprio esercizio queste macchinette infernali.

Un Comune non può fare molto per scoraggiare il gioco d’azzardo ma Liverani vuole cancellare anche quel poco, in nome di una libertà economica ridicola. Ci si chiede se quella di Liverani sia la posizione di Fratelli d’Italia oppure esclusivamente personale. Che il partito di Liverani abbia fatto recentemente qualche piroetta è ormai assodato. Sette anni fa l’unanimità dimostrò che si possono trovare convergenze quando ci si ispira al bene della collettività. Non sappiamo se la proposta sarà approvata perfino dalle stesse persone che 7 anni fa erano in Consiglio Comunale e votarono in direzione opposta. Fatto sta che Olivetti non ci fa una bella figura”, conclude Campanile.