Dipendenza da gioco. Mantero (M5S): “Necessario vietare i continui stimoli a giocare”

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(Jamma) Prosegue in XII Commissione della Camera l’esame delle 4 proposte di legge recanti “Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico” presentate dagli onorevoli Binetti, Fucci, Mongiello e Baroni.

Durante la discussione l’onorevole Matteo Mantero (M5S) ha tenuto ad evidenziare innanzitutto “l’opportunità di utilizzare una terminologia corretta, per cui occorre riferirsi alla « dipendenza da gioco d’azzardo patologico » anziché alla « ludopatia ». inoltre, l’esigenza di prevedere disposizioni rigorose in ordine all’apertura delle sale da gioco, che non possono essere collocate in prossimità di luoghi « sensibili » quali scuole, strutture sanitarie, centri di aggregazione giovanile e centri per anziani.

Al fine di tutelare i minori e le fasce più deboli della popolazione, Mantero ritiene che occorra introdurre un divieto assoluto di pubblicità dei giochi d’azzardo. A questo proposito, fa presente che, “essendo la dipendenza da gioco d’azzardo assimilabile ad altre forme di dipendenza, come quelle da alcol e da droghe, é necessario vietare i continui stimoli a giocare, al fine di evitare il rischio di incoraggiare determinati comportamenti nonché le possibili ricadute”.

L’onorevole Elena CARNEVALI (PD), in relazione al testo che la Commissione si appresta ad adottare, si è soffermata su quella recante il n. 101, presentata dal deputato Binetti e altri, chiedendo delucidazioni in ordine al comma 4 dell’articolo 3, che nell’ambito dell’erogazione di prestazioni verso i soggetti nei cui confronti sia stata rilasciata la certificazione della diagnosi di gioco d’azzardo patologico, a suo avviso non chiarisce sufficientemente i criteri per qualificare l’« idoneità » delle strutture private, non prevedendo quale requisito necessario di esse l’accreditamento.

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