Decreto Imu e sanatoria slot. Endrizzi ( M5S) : “Una mozione per chiedere soppressione del provvedimento

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(Jamma) La soppressione del ‘condono’ ( così lo definiscono i promotori) a favore dei concessionari di slot machine contenuto all’interno del decreto legge sull’Imu. E’ uno dei punti contenuti nella mozione contro il gioco d’azzardo presentata da M5S al Senato, a prima firma di Giovanni Endrizzi. L’Aula di Palazzo Madama discutera’ e votera’ domani le mozioni su questo tema. Con il condono, si legge nella nota del Movimento, i concessionari di slot machine “invece dei 98 miliardi iniziali contestati dalla Guardia di Finanza dovranno pagare poco piu’ di 600 milioni di euro.

Tra i condonati anche il latitante Corallo”. Nel documento si chiede anche di “attribuire agli Enti locali un reale potere di controllo sulla diffusione, installazione e regolamentazione dell’attivita’ dei locali in cui si pratica il gioco d’azzardo”. Inoltre “per scoraggiare questo fenomeno – spiega Endrizzi – proponiamo di vietare totalmente la pubblicita’ del gioco d’azzardo, diretta ed indiretta, su ogni spazio mediatico, comprese le sponsorizzazioni sportive e di altra natura, di marchi, loghi, societa’ presenti su questo mercato; in relazione a cio’ definire un efficace sistema sanzionatorio”.

Di seguito il testo integrale delle richieste del M5S

impegna il Governo:
1) ad adottare, anche con provvedimenti di urgenza, misure atte a:
a) attribuire agli enti locali un reale potere di controllo sulla diffusione, installazione e regolamentazione dell’attività dei locali in cui si pratica il gioco d’azzardo;
b) introdurre protocolli e sistemi di riconoscimento e accertamento della maggiore età dei giocatori per tutti i giochi d’azzardo;
c) adottare un registro unico nazionale dei soggetti che chiedono l’autoesclusione dai siti di gioco d’azzardo, uniformando la disciplina che regola le scelte di autolimitazione ed esclusione per tutti i concessionari di gioco on line;
d) vietare totalmente la pubblicità del gioco d’azzardo, diretta ed indiretta, su ogni spazio mediatico, comprese le sponsorizzazioni sportive e di altra natura, di marchi, loghi, società presenti su questo mercato; in relazione a ciò definire un efficace sistema sanzionatorio;
e) definire in modo oggettivo i requisiti di visibilità e comprensibilità delle avvertenze sui rischi previste dal decreto-legge n. 158 del 2012; in
relazione all’obbligo di indicare in modo evidente le probabilità di vincita, escludere dal computo delle “vincite” l’erogazione di somme di denaro non significativamente superiori alla giocata;
f) allineare ed innalzare, senza indugio, la tassazione sui proventi dai diversi giochi d’azzardo già a partire dall’anno in corso;
g) destinare una quota pari all’1 per cento del fatturato complessivo del settore, per il finanziamento delle azioni di prevenzione, assistenza e cura
del gioco d’azzardo patologico, per promuovere programmi e campagne di informazione in materia di prevenzione e trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo, indirizzate prioritariamente ai giovani e alle fasce sociali più a rischio, per portare a termine, sia nelle Commissioni ministeriali sia nella Conferenza Stato-Regioni, le procedure previste dal decreto-legge n. 158 del 2012 per l’effettivo inserimento del GAP nei livelli essenziali di assistenza, e per garantire l’istituzione su tutto il territorio nazionale di équipe e di programmi terapeutici e riabilitativi;
h) stabilire una moratoria all’introduzione di nuove concessioni e di nuove forme di gioco, sia in presenza fisica, sia attraverso la rete web, tramite
SMS o altre forme di collegamento;
i) avvalendosi di risorse derivanti da maggiore tassazione sui giochi e di concerto con le associazioni a tutela dei cittadini promotrici della campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”, istituire e finanziare uno studio sui costi globali del gioco d’azzardo per il Paese, nonché a determinare il rapporto costi benefici di un possibile ripristino della situazione antecedente al 1997, definendo eventualmente un piano di uscita;
l) integrare l’art. 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, concernente la disciplina delle concessioni e delle licenze in materia di giochi e scommesse, nel senso proposto nella relazione della Commissione parlamentare antimafia approvata in data 17 novembre 2010;
m) incrementare il regime sanzionatorio, sia di carattere penale che amministrativo, per coloro che esercitano, anche a distanza, in qualunque modo, attività di scommesse, sportive o non sportive, anche come intermediario di terzi, in mancanza della prescritta autorizzazione o licenza;
n) assicurare la piena tracciabilità dei flussi finanziari nell’ambito del gioco d’azzardo su tutto il territorio nazionale, finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali ed il riciclaggio di denaro di provenienza illecita;
2) a promuovere, nel corso dell’esame parlamentare del citato decreto-legge n. 102 del 2013, la soppressione dell’art. 14, attivando tutte le procedure
necessarie per esigere integralmente le somme dovute dalle imprese operanti nel gioco d’azzardo, immediatamente dopo l’accertamento giudiziario definitivo e destinarle principalmente ad azioni di prevenzione, assistenza e cura del GAP, con programmi e campagne di informazione in materia di prevenzione e trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo, indirizzate prioritariamente ai giovani e alle fasce sociali più a rischio;
3) a provvedere alla rimozione da ruoli di responsabilità e di discrezionalità dei funzionari dello Stato coinvolti, a vario titolo, nella vicenda giudiziaria suddetta.

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