“Osservando le norme contenute in questo decreto, certamente sono del tutto prive di connessioni con le altre le disposizioni contenute, a livello esemplificativo, nell’articolo aggiuntivo 15-ter in materia di prerogative dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. In questo specifico caso, è stato recepito un emendamento del Governo che tutela gli interessi delle società calcistiche. In sostanza, la nuova norma rafforza i poteri dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per garantire e aumentare le quote versate alle società dalle piattaforme che trasmettono le partite di calcio. In quale modo dovrebbe essere collegato l’articolo 15-ter con il resto del decreto non è dato sapere, salvo che si fosse voluto affrontare il tema delle scommesse illegali, il conseguente finanziamento della criminalità organizzata che le stesse comportano, oltre al tema della ludopatia, che coinvolge un numero sempre più elevato di minorenni. Allora, avremmo trovato anche noi un collegamento e tale operazione avrebbe anche avuto il nostro appoggio. Per i motivi, quindi, che ho appena esposto e per tutti quelli che sono contenuti in modo dettagliato nella nostra pregiudiziale, come Alleanza Verdi e Sinistra voteremo a favore delle pregiudiziali proposte”.

Lo ha detto il deputato Devis Dori (AVS), intervenendo in Aula alla Camera nell’ambito dell’esame delle questioni pregiudiziali riferite al disegno di legge “S. 878 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale” (già approvato dal Senato).

“Qui non è bastato nemmeno l’emergere del nuovo scandalo sul « calcioscommesse » per far sì che sul tema si arrivi, prima o poi, ad una definizione organica della materia, senza fare « regali » inaspettati e gratuiti ai proprietari delle squadre di calcio professionistiche, delibera
di non procedere all’esame dell’A.C. 1517″.

E’ quanto si legge nella questione pregiudiziale proposta dai deputati Zaratti, Zanella, Dori, Bonelli, Fratoianni, Borrelli, Evi, Ghirra, Grimaldi, Mari e Piccolotti (AVS).