“Nel Rapporto Istisan si evince che il Ā« ritiro sociale Ā» sarebbe piĆ¹ frequente nei maschi e si verifica soprattutto durante la pubertĆ e lāadolescenza, i fattori di rischio piĆ¹ noti per il Ā« ritiro sociale Ā» sono la presenza di un disturbo psichiatrico, disturbo dello sviluppo, disturbi legati alla dipendenza da sostanze o comportamentali (incluso lāabuso di Internet e del gioco) e contesti psicosociali poveri; (…) nel documento oltre unāanalisi del contesto, una definizione del fenomeno, una descrizione dellāinsorgenza e delle prime manifestazioni ed un riferimento allāuso di internet e videogiochi, sono riportati i principali riferimenti normativi sia dellāambito della scuola, sia di quelli sociale e sanitario e un interessante focus sulle azioni da mettere in atto in materia di prevenzione, rilevazione precoce e attivazione tempestiva di azioni di primo e secondo livello”. E’ quanto si legge in una mozione presentata alla Camera dai deputati Di Lauro, Quartini, Sportiello, Marianna Ricciardi, Auriemma, Cherchi (M5S).
La mozione, tra le varie richieste, impegna il governo “ad approntare gli strumenti piĆ¹ opportuni, anche finanziari, per promuovere la ricerca e la conoscenza epidemiologica del fenomeno del ritiro sociale in Italia e per rafforzare le evidenze sanitarie e le conoscenze in ambito clinico, favorendo la comunicazione tra professionisti di discipline diverse (psichiatri, psicologi, antropologi, sociologi, epidemiologi e altro) e la trasmissione delle corrette informazioni a genitori e insegnanti”.