“Il consultorio avrebbe dovuto essere messo in condizioni di poter rispondere in maniera per-sonalizzata, attraverso consulenze e prestazioni specialistiche, a tutte le problematiche connesse alla sessualità, all’infertilità e alla contraccezione, alla gravidanza, alla nascita e post partum, all’interruzione volontaria di gravidanza, alla menopausa, ai problemi andrologici, al disagio psicologico e al disagio familiare, alla ludopatia e alle dipendenze, ai fenomeni di bullismo, al disagio dei giovani, all’integrazione culturale di immigrati, alla violenza sulle donne e sui minori; per affrontare tutto questo sarebbe stato sufficiente dare attuazione ad una delle leggi più civili che il nostro legislatore sia stato in grado di concepire, assicurando figure professionali come ginecologi, ostetriche, infermieri, assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali, linguistici e legali; (…) sui problemi alimentari, sulle dipendenze e sulla ludopatia s’intraprendono politiche economiche di fatto incentivanti, nonostante nella XVIII legislatura sia stata introdotta la cosiddetta sugar tax, e non s’interviene in maniera incisiva sulla pubblicità diretta e indiretta di alimenti nocivi per fasce più giovani”.

E’ quanto si legge in una mozione, presentata alla Camera dai deputati M5S Sportiello, Quartini, Marianna Ricciardi, Di Lauro, Auriemma, Pavanelli, Morfino, Ca-rotenuto, Amato, Giuliano, Barzotti, L’Abbate, D’Orso, Aiello, Carmina, Ilaria Fontana, Raffa, Dell’Olio, Sergio Costa, concernente iniziative volte al potenziamento del servizio sanitario nazionale.

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