I deputati di Forza Italia Patrizia Marrocco e Mauro D’Attis (nella foto) hanno presentato alla Camera una mozione per contrastare le dipendenze patologiche tra i giovani, con riferimenti anche al gioco su internet.
Si legge: “La Camera, premesso che: l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) descrive la dipendenza patologica come una « condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione »; oggi quando si parla di dipendenze patologiche non è più sufficiente il riferimento alle sostanze, siano esse stupefacenti o bevande alcoliche, in quanto vanno ormai ricomprese nella definizione anche i comportamenti ossessivi ed eccessivi legati ad oggetti, all’errato uso del tempo, alla distorta percezione della propria immagine e fisicità (si veda per esempio la dipendenza da internet, dal gioco online, lo shopping compulsivo, le dipendenze alimentari); (…) l’emergenza da COVID-19, avendo fatto venir meno gli spazi di aggregazione e di socialità, ha spinto i ragazzi verso sostanze di stordimento, da una parte, mentre dall’altra, ha fatto sorgere il fenomeno degli isolati sociali che usano internet e giocano su internet fino a diventarne dipendenti; (…) impegna il Governo: 1) a promuovere e sostenere una campagna mediatica istituzionale organizzata dalla Presidenza del Consiglio che utilizzi i canali televisivi della Rai e coinvolga anche i principali broadcaster, gli Over the top media (Ott) e i produttori di giochi online, volta a sensibilizzare i ragazzi, maggiori fruitori delle serie di intrattenimento, dei giochi e dei social network, in merito ai rischi connessi all’uso di sostanze psicoattive, di alcol e di tabacco e all’utilizzo distorto ed eccessivo di social network e del gioco su internet e sui disturbi alimentari; 2) ad adottare iniziative per istituire un Osservatorio nazionale presso cui far convergere i dati provenienti dalle Asl e dalle istituzioni e dagli enti che operano nel campo delle dipendenze patologiche dei minori, al fine di definire puntuali interventi preventivi, di natura culturale, educativa e formativa, indirizzati sia ai giovani che a coloro che lavorano con gli adolescenti; 3) ad adottare iniziative per prevedere nelle scuole l’organizzazione di percorsi di lezione finalizzati all’insegnamento di un uso corretto del web, ai rischi connessi all’uso dei social e al processo di immedesimazione che spinge i più giovani ad assumere condotte pericolose per la propria salute e per l’equilibrio psicofisico; 4) ad adottare iniziative per prevedere l’introduzione nelle scuole di specifiche figure professionali, quali lo psicologo scolastico, per prevenire e individuare il disagio giovanile e per sostenere i docenti nel confronto con soggetti che presentano dipendenze patologiche; 5) ad adottare le iniziative di competenza per potenziare i servizi sanitari ospedalieri – dove già attivi – che trattano esclusivamente soggetti che hanno sviluppato dipendenza dai social e, dove non attivati, per istituire specifici ambulatori sul territorio e potenziare i consultori; 6) ad adottare tutte le iniziative di competenza necessarie con gli Ott e i broadcaster per una politica aziendale ispirata al principio della responsabilità sociale sul fronte dei contenuti; 7) a costituire un tavolo di confronto finalizzato alla definizione di interventi che non abbiano natura sporadica e si ispirino a un’azione intergenerazionale, anche adottando misure per il coinvolgimento dei ragazzi nella vita sociale, economica e civile del Paese; 8) a promuovere, per quanto di competenza, la costituzione di centri di aggregazione a livello locale, anche mediante la destinazione di apposite risorse e finanziamenti, e individuare luoghi in cui svolgere attività di educazione musicale, informatica, uso dei social, sviluppo di tecniche e di linguaggi artistici anche mediante l’utilizzo di strumenti audiovisivi, al fine di parlare il linguaggio giovanile e di aiutare i giovani a sviluppare e a esprimere le loro attitudini e di adottare modalità di confronto in una cornice di competizione positiva tra pari; 9) ad adottare le iniziative di competenza per inasprire i controlli e gli interventi volti a smantellare le piazze di spaccio, assumendo una linea dura nei confronti degli spacciatori”.