“Comma 3. La disposizione interviene sull’articolo 19-bis del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazione, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25, “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”. In virtù della grave crisi che investe il settore ippico, l’art. 19-bis ha introdotto un incremento di una unità da destinare all’istituzione di una posizione dirigenziale di livello generale. La disposizione si riferisce al comma 2 del suddetto articolo ed è volta ad introdurre una estensione del termine previsto per la modifica del regolamento di organizzazione e della pianta organica del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Il termine di sessanta giorni, decorrente dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, è esteso ad un anno. La ratio sottesa alla disposizione di modifica deriva dalla necessità di consentire all’Amministrazione di utilizzare la procedura semplificata prevista dalla norma. La disposizione in oggetto, di natura ordinamentale, non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica“.
E’ quanto si legge nella relazione tecnica aggiornata allegata al “DL 198/2022: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l’esercizio di deleghe legislative. C. 888 Governo, approvato dal Senato”, nell’ambito dell’esme nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
Inoltre, durante l’esame in Commissione Agricoltura (che ha poi dato il via libera al decreto, ndr), il relatore Raffaele Nevi (FI-PPE) ha spiegato: “L’articolo 15, comma 3 proroga fino al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste può modificare il proprio regolamento di organizzazione e la propria pianta organica, al fine di potenziare le strutture e le articolazioni dello stesso dicastero, in considerazione della grave crisi del settore ippico“.