Nell’ambito dell’esame alla Camera del disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2023, n. 16, recante disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina”, alcuni deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato un ordine del giorno inerente anche lo stanziamento per gli interventi a favore del settore ippico, che è stato però respinto in Aula.
Di seguito il testo integrale dell’odg:
“La Camera, premesso che: l’articolo 5 reca, al comma 2, le disposizioni finanziarie necessarie alla copertura degli oneri derivanti dall’attuazione degli interventi previsti dal provvedimento in esame; in particolare, trattasi di disposizioni di proroga delle attività di assistenza e accoglienza a seguito della crisi ucraina, anche per i minori non accompagnati, introdotte dal decreto-legge all’articolo 1, commi 4 e 5, all’articolo 3, comma 3, e al comma 1 dello stesso articolo 5; per il finanziamento delle attività di assistenza e accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina si quantifica quindi un onere pari a quasi 300 milioni di euro per l’anno 2023, alla cui copertura si provvede quanto a 276.588.800 euro, mediante corrispondente riduzione degli stanziamenti delle Missioni e dei Programmi di spesa dei Ministeri, negli importi indicati nell’Allegato 1 al provvedimento in esame, e quanto a 22,8 milioni di euro per l’anno 2023, mediante corrispondente utilizzo delle somme versate all’entrata del bilancio dello Stato ai sensi dell’articolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che, alla data del 22 febbraio 2023, non sono state riassegnate ai pertinenti programmi e che sono pertanto acquisite all’erario; in relazione alle riduzioni di spesa disposte con l’Allegato 1, il comma 3, al fine di garantire ai Ministeri la necessaria flessibilità ai fini della gestione dell’esercizio finanziario 2023, prevede che con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze su proposta del Ministro competente, previo parere delle Commissioni parlamentari (da rendere entro 15 giorni dall’invio del relativo decreto), possono essere disposte variazioni compensative in ciascuno stato di previsione della spesa tra gli stanziamenti indicati nell’allegato 1 e quelli iscritti nell’ambito del medesimo stato di previsione, purché nel rispetto dell’invarianza sui saldi di finanza pubblica; le riduzioni delle spese dei Ministeri per missioni e programmi esposte nell’Allegato 1, concernono il finanziamento di disparate e variegate politiche pubbliche tra cui, in particolare, quelle relative al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Missione 1 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, Programma 1.3 Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione; si tratta, ad esempio, di interventi a favore del settore pesca e acquacoltura, quali tra gli altri, gli stanziamenti per missioni connesse all’attuazione del piano triennale della pesca o di risorse destinate alle indennità giornaliere per l’arresto, obbligatorio e non obbligatorio, dei lavoratori marittimi, misure fondamentali per un settore che avrebbe anzi bisogno di una riforma concreta e strutturale, non certo di tagli; la stessa voce fa altresì riferimento ai finanziamenti per la competitività delle filiere agroalimentari, sviluppo delle imprese e della cooperazione per la valorizzazione del sistema agroalimentare italiano, incidendo, oltre che su alcune specifiche filiere, quali la suinicoltura, o sulla gestione di particolari fenomeni, quali la xylella fastidiosa, anche sullo stesso Fondo per la Sovranità Alimentare istituito dal dicastero agricolo nell’ultima legge di bilancio; ma ancora, lo stanziamento per il programma 1.3, concerne anche le spese per sviluppo del sistema informativo agricolo nazionale, nonché per gli interventi a favore del settore ippico; la citata riduzione degli stanziamenti del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste determinerebbe quindi un rallentamento rispetto a quanto il settore dell’agroalimentare italiano auspica e in particolare rispetto al necessario, e più volte annunciato, sostegno alle filiere e alla produzione nazionale; una marcia indietro che impatta inoltre su settori particolari, quali la pesca, che al contrario necessiterebbero di una revisione sempre più strutturale, impegna il Governo a monitorare gli effetti applicativi delle disposizioni che, al fine di provvedere alle attività di assistenza e accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina, dispongono la variazione compensativa, in termini di competenza e di cassa, nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Missione 1 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, Programma 1.3 Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione, a tal fine adottando iniziative normative volte ad individuare ulteriori risorse finanziarie pari a 5 milioni di euro per l’anno 2023“.
9/939-A/16. Caramiello, Alfonso Colucci, Auriemma, Penza, Riccardo Ricciardi (M5S)